9 Set 2014
Walking on sunshine: la recensione
di Valter Chiappa
(AG. RF. 09.09.2014)
Se avete fra i 40 e 50, non siete degli intellettuali e volete concedervi una serata di totale evasione abbandonandovi alla nostalgia, seguite pure le locandine di “Walking on sunshine”.
Troverete un musicarello leggero come una gassosa, di ambientazione balneare stile “Sapore di sale” e dalla trama insulsa anche per un pubblico adolescenziale: bamboline e fustacchioni, baci su tramonti rosso fuoco, amici dal cuore d’oro, allegria e buoni sentimenti.
Perchè allora dedicare a questo B-movie 2 ore del vostro prezioso tempo?
Ovvio: per ascoltare, reinterpretate dal cast (fra cui la X-Factor Leona Lewis) le canzoni dell’adolescenza: da Madonna a Cindy Lauper, da Huey Lewis a Billy Idol, dai Wham ai Duran Duran.
“Walking on sunshine” (il titolo omaggia un successo del gruppo anni ‘80 Katrina and the Waves) è la risposta inglese al fortunato “Rock of ages”. Ma la sfida con l’analogo americano, questo ricco di trovate efficaci e di un cast titolato, è ampiamente persa, così come il confronto fra lo slow rock made in USA e il brit-pop più commerciale.
Non di meno le coreografie meglio costruite e i brani più accattivanti ci fanno dondolare il testolone ed agitare nella poltrona.
Per la gioia degli operatori turistici pugliesi, la produzione ha voluto come sfondo della vicenda l’ormai onnipresente Salento. Ma è proprio la scelta di questa location, decontestualizzata da quella che dovrebbe essere l’epoca della narrazione, a cancellare quell’effetto nostalgia su cui si è sempre basato l’appeal e il successo di questo tipo di pellicole.
Insomma solo se, come chi vi scrive questa sera, non avete proprio niente da fare.
Voto: 4.5