AG.RF.(Maura Peripoli).30.12.2015
“riverflash” – Il merito è tutto suo. Ieri allo stadio Olimpico è andata in scena una bellissima festa/evento, che ha visto la partecipazione di 15.000 tifosi giallorossi: ed è stato proprio lui, Vincent Candela, uno dei giocatori giallorossi più amati dai suoi tifosi, ad organizzarla, insieme alla “sua” Associazione Trentadue Onlus, finalizzata sia alla pratica sportiva, sia alle iniziative sociali in favore delle fasce più deboli, in particolare dell’infanzia, dell’adolescenza, dei diversamente abili e di tutti coloro che sono affetti da patologie genetiche. Una partita tra “vecchie glorie” il cui incasso, proprio per questo motivo, è stato devoluto in beneficenza . Si è trattato dunque, di un evento unico nella storia del Calcio, proprio per ritrovare i valori dello sport, attraverso un cultura sportiva, che sembra ormai dimenticata. Sul prato dell’Olimpico dunque, si sono ritrovate ieri, tutte le “vecchie” glorie, ad iniziare dal “mitico” Maestro Liedholm, passando per Aldair, Delvecchio, Pruzzo, Conti, Giannini, Tommasi, Perrotta, Annoni, Boniek, Chierico, Rizzitelli, Tonetto e Tempestilli. E sono stati “avvistati” anche, alcuni dei campioni attuali, quali Totti, Florenzi, De Rossi e Nainggolan, il quale si è lasciato andare ad un nostalgico “ci mancate”, riferito ai tifosi della Sud, assenti da inizio campionato, a seguito della decisione del prefetto Gabrielli, di dividere in due la curva. “Bentornati campioni”, c’era scritto nella striscione che “troneggiava” in mezzo alla curva, per una volta piena come ai “vecchi tempi”. E’ stata una bellissima festa, con i supporter giallorossi che cantavano a squarciagola, mentre i “loro” campioni segnavano gol in campo: «Glorie di un passato mai dimenticato amore che il tempo non ha cancellato….». Insomma, quella di ieri, è stata una serata “magica”, aggettivo che ben si accosta alla Roma, squadra che, a detta dei tifosi da sempre “Non si discute, si ama e basta….”. E così per una volta per merito della “leggenda Candela”, si è tornati a respirare quell’aria “pulita”, quella scevra da violenze a polemiche, quella che ha testimoniato a tutte le persone meno fortunate di noi, come si possano perseguire i veri valori dello sport e quanto sia importante per le persone “diversamente abili”, potersi dedicare alla pratica sportiva.
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