Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

VIOLENZA SULLE DONNE: DA RIGENERADERMA UN AIUTO CONCRETO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE

AG.RF.(redazione).22.11.2023

AG.RF.(redazione).22.11.2023

Testimonial Filomena Lamberti, Maria Antonietta Rositani e Pinky

 

“riverflash” – Giulia Cecchettin è la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno. Ma dietro questo dato spaventoso ce n’è un altro che fa ugualmente paura: quello delle donne che riescono a liberarsi da un partner violento che non accetta la decisione e si vendica sulla donna che considera una sua proprietà, infliggendole una punizione per l’abbandono e segni indelebili che cambieranno per sempre la vita della vittima.

In un anno, il 2023, che segna il peggior record possibile in termini di femminicidi, vogliamo per una volta raccontare un percorso di rinascita con le storie di Filomena Lamberti e Maria Antonietta Rositani, entrambe testimonial RigeneraDerma.

Riparare il danno funzionale per migliorare la vita delle donne vittime di violenza di genere. È questo il nobile obiettivo che si pone il progetto RigeneraDerma, che offre a 500 persone che non possono permetterselo, la cura gratuita delle cicatrici con Biodermogenesi®, la metodologia per la rigenerazione tissutale, 100% italiana, coperta da brevetto internazionale. Partner del progetto l’Università di Verona.

Filomena Lamberti è stata la prima donna in Italia vittima di acido, che le fu versato nella notte dall’ex marito su testa, volto, mani e décolleté. A 10 anni di distanza da quel tragico episodio, grazie ai trattamenti pro bono con Biodermogenesi®, ha riacquistato la sensibilità dei tessuti, tanto da riuscire a “sentire nuovamente il vento sul volto”, come lei stessa ha raccontato. Il suo caso è stato pubblicato sulla rivista scientifica Bioengineering.

Maria Antonietta Rositani è scampata al tentativo di omicidio da parte dell’ex marito che le diede fuoco nel 2019 a Reggio Calabria. Dopo 20 mesi in ospedale tra terapia intensiva e decine di interventi chirurgici, la donna presentava ustioni diffuse sugli arti inferiori, con fibrosi estese e profonde. Aveva difficoltà a muovere le gambe e riferiva affaticamento ed indolenzimento anche semplicemente stando in piedi. Grazie alle cure ricevute, la Signora Rositani racconta commossa: «Ora inseguo felice la mia nipotina». Da un punto di vista clinico è stata documentata la ricomparsa del reticolo venoso superficiale, nonché dei peli. Un risultato mai registrato in letteratura medica prima d’ora.

A Filomena e Maria Antonietta si è aggiunta di recente anche Parvinder Aoulakh, nota a tutti come Pinky. La donna di origine indiana, cresciuta in Italia, è stata aggredita con un combustibile e poi con le fiamme davanti ai propri figli di 2 e 5 anni dall’ex marito. Pinky è il trait d’union simbolico tra l’Italia e l’India. Infatti, l’inizio delle terapie a favore di questa donna coraggiosa, dello scorso 14 novembre, è avvenuta in contemporanea con l’apertura a Mombay, in India, di un centro terapeutico Biodermogenesi® per donne ustionate e aggredite con acido. Sarà la Dottoressa Sara Zecchetto, medico estetico di Verona, ad accompagnarla attraverso il percorso di cure, che Pinky ha accolto con grande commozione: «Si è riaccesa in lei la speranza di un futuro migliore».

«È mia convinzione che la vera nobiltà della medicina consista nel migliorare la qualità della vita delle persone. Quello che viene fatto in tal senso assume un valore profondo con uno scambio reciproco tra professionisti, ricercatori e medici, da un lato e pazienti dall’altro», sottolinea Maurizio Busoni, Ricercatore, Docente presso il Master di Medicina Estetica dell’Università di Camerino e dell’Università di Barcellona e Responsabile del Progetto RigeneraDerma.

La metodologia Biodermogenesi®

A differenza delle altre tecnologie che determinano un danno iniziale destinato a stimolare la riparazione tissutale, Biodermogenesi® agisce favorendo direttamente la rigenerazione cutanea erogando tre tipi di stimolazioni (vacuum, campi elettromagnetici ed una leggerissima stimolazione elettrica), riesce a riattivare il circolo cutaneo, favorendo il recupero del normale calibro dei capillari, con conseguente ossigenazione del tessuto. Contemporaneamente i campi elettromagnetici favoriscono la formazione di nuove fibre elastiche e di collagene che permettono di rimodellare il tessuto cutaneo, avvicinandolo alla sua forma migliore.

Angela Cotticelli

3923146284

angela@cotticelli.com

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*