22 Feb 2014
VIA IL MINISTERO DELL’INTEGRAZIONE VIA LA KYENGE, MINISTRO DELLE POLEMICHE
AG.RF.(MP).22.02.2014.(ORE 10.29)
“riverflash” – E’ durata 10 mesi l’avventura di Cècile Kyenge e del ministero dell’Integrazione del governo Letta. Si è trattato di mesi in cui non sono certo mancate le polemiche in merito alle sua “attività politica, che è stata tutta incentrata sulle sorti degli immigrati. L’abbiamo infatti, vista spesso a Lampedusa, impegnata a farsi carico della sorte degli immigrati, tra gli attacchi provenienti da più parti (soprattutto dalla Lega), in particolar modo per la presentazione di una legge per introdurre lo “Ius Soli”: e cioè il diritto di diventare cittadino italiano per chi nasce nel nostro Paese. Ma quanto è servita la sua azione da ministro? Difficile dirlo, si sa solo che ora la Kyenge tornerà a fare il “semplice” deputato del Pd, senza di fatto lasciare in eredità un bilancio dell’attività svolta e perché non dirlo, rendendo contenti molti esponenti dei vari partiti. Proprio nei giorni scorsi l’ex ministro ha presentato un libro dal titolo “Ho sognato una strada” in cui afferma: “chi lascia la propria terra d’origine sogna una strada verso il futuro, e nel rispetto della legalità nessuno ha il diritto d’impedire quel sogno”. Ed ha ribadito anche un concetto più volte affermato: “molti ritengono che io sia responsabile di tutto ciò che concerne l’immigrazione, solo per il fatto che sono nera, ma il mio valido predecessore Riccardi, bianco e italiano di nascita, non veniva chiamato in causa come capita a me su tutto ciò che concerne la popolazione di origine straniera, anche su molti argomenti di cui non ho la delega” Ed è proprio questo forse l’atteggiamento che fa maggiormente irritare: il vittimismo che aggiunto alle polemiche, ha fatto sì che sia stato eliminato un ministero (non propriamente necessario) e un ministro che ha al suo attivo in 10 mesi, un’unica proposta di legge, molto contestata…..