16 Set 2013
Vetri d’artista: TIFFANY >>
di Lauretta Franchini (AG.RF.16.09.2013)
(riverflash) – Al nome di Louis Comfort Tiffany (1848-1933) viene associata una delle più originali produzioni di oggetti d’arte tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo.
Tiffany sperimentò particolari tecniche di lavorazione del vetro che, mediante bagni chimici e vapore, consentivano di realizzare superfici policrome iridescenti, con sfumature dall’opaco a al brunito.
La Tiffany Glass and Decoration Company, fondata nel 1879 per l’arredamento d’interni, la progettazione di suppellettile e gioielli, si specializzò nell’esecuzione di vetrate “favrile” dai soggetti naturalistici, e nel disegno di lampade. Il paralume di vetro, intelaiato in una sottile struttura, di rame saldato, poggia su basi in bronzo o ancora in vetro.
L’effetto suggestivo di trasparenze delle campiture di colore delle vetrate può essere così trasferito in un oggetto di facile collocazione entro la spazio domestico e di uso quotidiano.
A partire dal 1895 Tiffany stabilì stretti contatti con l’Europa; partecipò a Parigi alle esposizioni della Société Nazionale des Beaux-Arts ed a quella Universale del 1900, collaborò con un’affermata ditta locale e da Parigi si fece conoscere in tutta Europa.
I vasi, i sottili calici, le coppe, come tutta la produzione di Tiffany, alternano motivi floreali, di ispirazione Liberty, a linee astratte sempre più sinuose e fluide.
La materia opalescente, metallizzata, lucida o opaca, risulta sensibile al variare della luce. Può infatti essere foggiata, in tessere, lastre e cabochon.