14 Lug 2015
VERTICE UE: ACCORDO FATTO CON ATENE… MA A CHE PREZZO?
AG.RF.(MP). 14.07.2015
“riverflash” – Il vertice Ue per decidere il futuro della Grecia, si è dunque concluso con un accordo, dopo la presentazione del terzo piano Tsipras. Tuttavia, il prezzo da pagare in cambio di ciò, sembra veramente alto: alla Grecia, arriveranno aiuti per 86mld, dal fondo salva-stati, ma Atene deve approvare le riforme entro mercoledì e istituire un fondo fiduciario nel quale far confluire asset a garanzia dei prestiti Ue. Le richieste al governo ellenico sono piuttosto pesanti e c’è veramente poco tempo: entro mercoledì, le riforme dovranno passare dal Parlamento ateniese: quelle più significative, vanno dall’aumento dell’Iva all’abolizione delle baby pensioni, ma il fronte interno di Syriza è spaccato e molti accusano Alexis Tsipras, di essersi piegato ai diktat di una “nuova” Troika. Ci sono volute quindi, 30 ore di negoziato per arrivare a questo e non è stata certo una passeggiata, anzi, più volte si è andati vicini alla rottura totale. Alcune fonti riportano che, durante il vertice, Tsipras si sia tolto la giacca e abbia detto porgendola: “volete anche questa?”. Il prossimo passo per la Grecia, sarà ora quello di legiferare su ciò che è stato concordato e se tutto andrà bene, per il fine settimana, potrà essere deciso il mandato per negoziare il sostegno dell’Esm (il fondo salva-Stati). Ma quali sono state le reazioni dei politici? Il numero uno della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, dopo la conclusione del lungo summit, ha cercato di ricomporre la frattura apertasi durante le trattative, quando Tsipras aveva parlato di un tentativo di umiliare pubblicamente la Grecia con le richieste dei creditori: “In questo compromesso non ci sono né vincitori né sconfitti. Non penso che i cittadini greci siano stati umiliati, si tratta di un accordo tipicamente europeo”, ha dichiarato Juncker, mentre Angela Merkel ha spiegato che “l’accordo raggiunto ha più vantaggi che svantaggi, che la strada resta lunga e difficile e che la fiducia verso Atene deve essere ricostruita”. Per il presidente Renzi, si è trattato una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione, ma è stato raggiunto un accordo importante che in molti momenti della nottata non è apparso scontato” e a chi gli chiedeva di un’Europa con la Germania sola al comando, Renzi ha risposto: “La discussione è stata aspra e questa notte ha dimostrato il contrario”. E a cosa serviranno questi 86 miliardi? Una parte servirà per ricapitalizzare subito le banche che di fatto sono ancora chiuse e le possibilità di prelevare contanti rimangono comunque limitate a 60 euro (visto che le casse degli istituti sono quasi vuote)…. Si tratta ancora di una situazione interlocutoria, nonostante l’accordo e gli sportelli dovranno ancora attendere prima di riaprire, ma nella giornata di domani, dovrebbe muoversi qualcosa…. Infine nella capitale greca, stanno crescendo i malumori e anche il fronte anti-Tsipras, in particolare il sindacato Aedy, ha invitato gli iscritti a scioperare domani per 24 ore, a testimonianza del fatto che si sta allargando il fronte interno per il premier che ha siglato l’accordo con i creditori.