AG.RF.(Maura Peripoli).23.09.2018
“riverflash” – Il proverbio dice che al peggio non c’e’ mai fine e chissa’ se il peggio deve ancora arrivare… La Roma ha malamente perso per 2 a 0 al Dall’Ara contro il Bologna, sprofondando in una crisi profonda, (dalla quale chissà se e quando uscirà..) e a questo punto diventa veramente difficile trovare giustificazioni: a 5 giornate dall’inizio del campionato, la squadra di Di Francesco “vanta” 7 gol segnati e 9 subiti, mentre il Bologna mai vittorioso quest’anno, risorge improvvisamente, grazie a Mattiello e Santander. Diventa anche difficile commentare la partita odierna, quella che avrebbe dovuto dimostrare che la Roma c’è, non è affatto in crisi e può dunque ambire alle prime posizioni in classifica. Pura illusione: a schiacciare i giallorossi, ci pensa il Bologna, una squadra capace di soffrire, che non si è mai fatta schiacciare dagli avversari e non ha mai rischiato nulla, (la Roma non ha praticamente mai tirato in porta), andando addirittura in vantaggio, con una bella giocata di Mattiello. E’ una squadra allo sbando quella vista oggi al Dall’Ara, con un centrocampo lento e spaesato: Pellegrini, De Rossi e Cristante non sono quasi mai riusciti ad essere incisivi. Di Francesco ha schierato Kluivert sulla fascia, affidandosi al suo estro e alla “presunta” velocità del giovane, ma anche questo esperimento non ha funzionato, mentre Dzeko, davanti con Perotti, tentava di assestare un colpo vincente, senza troppa fortuna. Il portiere del Bologna, Skorupski, infatti, è rimasto piuttosto inattivo e gli unici pericoli corsi, sono arrivati dai colpi di testa di Fazio. Nel secondo tempo Di Francesco è corso ai ripari, richiamando Cristante in panchina, tirato fuori per il rischio di un doppio giallo, nella speranza che la ripresa potesse portare un cambio di ritmo. Ma la Roma quando non c’è, non c’è veramente e nemmeno l’ingresso di Under e kolarov, è riuscito a ravvivare una partita che già aveva fatto capire come sarebbe andata a finire: e così per completare l’opera, i giallorossi hanno preso anche il secondo gol ad opera di Santander, partito in contropiede, con la complicità di una difesa imbarazzante. L’opera è così compiuta: i giocatori escono dal campo a testa bassa, seguiti da uno sconsolato Di Francesco: “Noi facciamo sempre resuscitare i morti” commentavano i tifosi romanisti all’uscita dallo stadio, “Via Di Francesco, Monchi e Baldissoni, azzerare tutto e ricominciare, commentavano altri: “Sono io responsabile – ha ammesso il mister romanista al rientro negli spogliatoi – ora cambierò mi affiderò a chi ha voglia di lottare”. Forse il mister ha fatto troppi cambiamenti.. ”Come non cambiare quando hai tante partite ravvicinate?” Sicuramente questo è vero, ma attualmente la Roma è una squadra che non ha un’anima e andando male le cose e collezionando risultati negativi, a questo punto non ha nemmeno un gioco.. sono tutti troppo lenti, contratti e privi di idee e sbagliare diventa inevitabile. Come uscire dalla crisi? De Rossi ha dichiarato che tante volte la Roma è andata in crisi e tante volte si è risollevata: sicuramente sì, sta di fatto però che, se il buongiorno si vede dal mattino (e questo è un altro proverbio sacrosanto), i giallorossi dovranno faticare non poco per invertire la tendenza negativa.. A questo punto, resta solo una cosa da fare: passi lunghi e pedalare…
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