21 Feb 2014
VENEZUELA: UNA MAREA DI GENTE IN STRADA PROTESTA CONTRO MADURO
(riverflash) – In Italia non se ne parla, ma in Venezuela, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, una marea di gente è scesa in piazza contro il presidente Maduro, accusato di aver dato ordine di sparare sugli studenti universitari che protestavano.
Nicolas Maduro, ex-autista di bus, è il delfino di Hugo Chavez, ma non ha lo stesso carisma e la stessa intelligenza del defunto leader. Ha vinto le elezioni di stretta misura e l’opposizione sente che lui fa la voce grossa per nascondere la sua debolezza. Quasi il 50.7% del voto per Maduro nelle elezioni del 2013. Il Venezuela è una republica democratica e Maduro erede di Chavez applica lo stesso programma anti capitalista e molto nazionalista che Chavez faceva.
Per tutta la scorsa notte, la gente in preda al panico ha raccontato storie di paramilitari, pagati dallo Stato, sparare alla gente e a chiunque manifestasse. Le persone continuano ad essere arrestate solo per aver protestato, fonti parlano anche di torture nei confronti dei detenuti.
Ci sono state gravi violazioni dei diritti umani: uomini della Guardia Nazionale hanno lanciato lacrimogeni direttamente all’interno delle abitazioni dei cittadini. Sono stati diffusi video di soldati che sparano ai civili in strada.
Quello che il popolo venezuelano ha visto non erano “scontri di piazza”, ma un’offensiva dello Stato per reprimere e terrorizzare i suoi oppositori . I media italiani ed internazionali tacciono. Le uniche fonti a disposizione per informarsi sono blog e social network dove a parlare sono gli stessi cittadini
Difficile avere informazioni chiare e precise. Secondo The Guardian le cause delle proteste sarebbero le seguenti:
Demonstrators are protesting López’s detention as well as the rampant crime, shortages of consumer goods and inflation rate of more than 50% that has made life difficult for many in the country. (I manifestanti protestano contro la detenzione di Lopez così come la criminalità dilagante, la carenza di beni di consumo e il tasso di inflazione superiore al 50 % che ha reso la vita difficile per molti nel paese).
I manifestanti si battono per la libertà contro il presidente Maduro che, a detta dell’analista Moisés Naim “Sta uccidendo il Venezuela. È impopolare e schiaccerà le proteste“. “Il governo non sa come gestire l’economia e lo ha portato alla catastrofe. Nei negozi non c’è neppure il latte per i bambini. Abbiamo l’inflazione più alta al mondo, distruzione del lavoro, e paralisi.” Intanto, i morti salgono a 6.
Fonte: tsetse