AG.RF.(redazione).16.03.2021
Provvedimenti analoghi in Francia, Spagna, Germania, Portogallo e Slovenia
“riverflash” – L’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea il divieto di utilizzo del vaccino anglo-svedese Astrazeneca, su tutto il territorio nazionale, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema. Il premier Mario Draghi ha promesso che “qualunque sia la decisione finale dell’Ema su AstraZeneca, “la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità”. In ogni caso giovedì prossimo l’Agenzia Europea del Farmaco si pronuncerà definitivamente in merito. Immediato è stato l’effetto psicosi, mentre l’Italia ha superato 2mln di vaccinati (3%) e il Ministero della Salute ha comunicato che entro fine marzo senza AstraZeneca, si rischierebbe di passare da oltre 7 milioni di dosi consegnate (comprese anche quelle di Pfizer e Moderna) a poco più di 4 milioni. Fonti del commissariato all’emergenza ridimensionano le previsioni più pessimistiche, sottolineando che AstraZeneca non rappresenta la parte più consistente delle forniture attese. Il generale Francesco Figliuolo aveva già assicurato che in caso di ritardi nelle consegne di Astrazeneca si sarebbe potuto compensare con Pfizer, ma adesso è in discussione – almeno fino a giovedì – l’uso stesso del prodotto di Oxford. nonostante tutti gli esperti continuino a tranquillizzare sul suo utilizzo. La vaccinazione di massa secondo il nuovo piano nazionale dovrebbe decollare da metà aprile, con l’arrivo di milioni di fiale del vaccino monodose Usa Johnson&Johnson. “Dare fuoco a tutte le polveri e chiudere la partita” in pochi mesi, così ieri Figliuolo. Per ora si fanno i conti con le cancellazioni delle prenotazioni di cittadini ai quali era destinato AstraZeneca, passato dall’uso nella fascia 18-55 anni in quella fino a 65 anni e infine anche per gli over 65. Oltre al Lazio, una delle Regioni con la migliore performance vaccinale, anche la Toscana, pure tra le virtuose, rischia di dover cancellare 34 mila appuntamenti in una settimana. E la Lombardia, che doveva risalire la china dopo diversi problemi nella campagna, ha rinviato 33.500 vaccinazioni tra domani e giovedì. In Italia finora quasi 1,1 milioni di persone hanno ricevuto la prima iniezione di Astrazeneca, che prevede un richiamo molto più distanziato degli altri vaccini, a tre mesi. Il problema della seconda dose non si pone quindi immediatamente, essendo iniziato l’uso del vaccino realizzato anche a Pomezia (Roma) l’11 febbraio (seconda dose a maggio). “Confidiamo che riceveranno il richiamo nei tempi previsti”, ha dichiarato Gianni Rezza dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Dopo la notizia della sospensione di AstraZeneca, ha chiuso il battenti anche il centro vaccinale aperto da poco alla stazione Termini di Roma. Il punto vaccinale, infatti, somministrava solo quel vaccino come la Nuvola, l’hub di Fiumicino e una trentina di altri centri del Lazio ora chiusi. Le persone che già si trovavano all’interno sono state fatte uscire senza effettuare la vaccinazione e gli operatori della Croce Rossa hanno spiegato ai presenti i motivi dello stop. Inoltre la Fimmg, (Federazione Medici di Famiglia), ha inviato ieri un comunicato stampa in cui è scritto: “In tutti gli studi dei medici di medicina generale è stata sospesa la vaccinazione con Astra Zeneca dopo il blocco del farmaco da parte dell’Aifa. L’informazione è stata veicolata dalla rete della Fimmg, e i medici stanno avvisando i pazienti prenotati per i prossimi giorni, attendendo notizie dell’Ema e dell’Aifa sulla prosecuzione della campagna vaccinale . I medici si scusano con i pazienti per il disservizio causato da forza maggiore”.
Categoria: Attualità | Tag: astrazeneca, decisione giovedì, Fimmg, francesco figliuolo, italia europa, madici di famiglia, RF, riverflash, sospensione, vaccino, via precauzionale
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..