di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 26.12.2015) (river flash) – In occasione dell’anno della fotografia dello State Hermitage di San Pietroburgo, il General Staff Building del museo russo ospita fino al 17 gennaio del 2016 i famosi scatti del fotografo americano Steve McCurry. Oltre ottanta lavori dell’artista esposti in uno dei più importanti e famosi monumenti nella Venezia del nord, progettato dall’architetto italiano Carlo Rossi e costruito tra il 1820 e il 1830.
Tra le ampie e alte pareti delle sale del museo si collocano perfettamente le foto di McCurry, come il famoso ritratto che ha fatto il giro del mondo della ragazza afgana, definito da National Geographic come una delle fotografie più riconoscibili in più di cento anni di storia della rivista.
Presenti anche i racconti visivi delle guerre e dei conflitti armati in Iraq, Yemen, Libano, Jugoslavia, Cambogia e Filippine, ma anche dell’attentato alle Torri Gemelle a New York e i volti di persone normali, di strada immortalati e diventati protagonisti grazie all’obiettivo di McCurry.
Le fotografie, per volere dell’artista, rimarranno nella collezione dell’Hermitage come dono dello stesso McCurry al Dipartimento di Arte contemporanea del museo e si troveranno accanto a opere del passato, come disegni, stampe e prime fotografie prodotte da artisti che come McCurry amavano viaggiare e raccontare quello che vedevano.
Organizzata dal Dipartimento di Arte contemporanea dell’Hermitage, la mostra fa parte del progetto “Hermitage 20/21” che mira a collezionare, esibire e studiare l’arte del XX e XXI secolo. I testi di Dmitry Ozerkov costituiscono invece il catalogo prodotto appositamente per l’esposizione, che ha visto la partecipazione di Maxim Artsinovich, presidente della Maximilian Art Foundation.
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