AG.RF.(MP).25.05.2016
“riverflash” – “La strada ad Almirante non ci serve, non la vogliamo”. Sono queste le parole di donna Assunta, in merito alla proposta di Giorgia Meloni di far intitolare una strada a suo marito Giorgio. “Ne ho tante in giro per l’Italia, è inutile”, ha aggiunto, “Era troppo corretto, troppo signore per essere insultato da questi della comunità ebraica che dicono no alla strada. Se la facciano loro – dice ancora donna Assunta, riferendosi agli ebrei romani, ci sono troppe polemiche. Quando sono state scritte certe cose lui era un ragazzo di 17 anni – prosegue – chi dice queste cose si deve vergognare”. “Era un ragazzo di 17 anni al liceo – sottolinea – e adesso lo vogliono accusare di queste fesserie sulle leggi razziali”. “Certe cose le ha scritte a 17 anni e poi è diventato un professionista e persino un ebreo ha vissuto a casa nostra”. Domenica scorsa, proprio in occasione dell’anniversario della scomparsa del segretario del Msi, Giorgia Meloni aveva avanzato la proposta: “Quando sarò eletta sindaco” ha dichiarato la candidata sindaco del centro destra, intitolerò una strada di Roma a un uomo che è stato fondamentale nella storia della destra italiana e nella storia della politica italiana. Un patriota e una persona che amava gli italiani, che credeva nella democrazia e nell’onestà della politica. Esattamente come la sinistra in questi anni ha potuto intitolare ai suoi padri fondatori delle vie o delle piazze nella Capitale, vogliamo farlo anche con un uomo che è stato importante nella storia della destra”. Immediata la reazione della Comunità ebraica, che attraverso le parole di Ruth Dureghello, si è espressa così: “Lo ripetiamo per chi lo avesse dimenticato: mai una via a Roma per chi come Almirante collaborò alla ‘Difesa della razzà senza pentirsene”.
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