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UNA NOTIZIA DRAMMATICA, PRESENTATA IN MODO SFALSATO, HA UN IMPATTO RIDOTTO

protesta banca marchedi Francesco Angellotti (AG.RF 18.12.2015) ore 18:30

(riverflash) – Tutto il clamore sollevato, per un caso che non dico fosse preventivato, ma è lineare con l’andamento della situazione; per quanto drammatico per una nutrita moltitudine popolare, che ormai dovrebbe aver fatto il callo ad essere canale di sfogo delle manovre Capitaliste.

   Quattro banche, neanche tanto sicure, per salvarsi dal fallimento, hanno dovuto usufruire del salvataggio dello Stato, che ha avuto la pensata geniale di prendere tutti i soldi depositati, e azzerare i conti devolvendoli al risanamento dei debiti; così le Banche si sono salvate dalla catastrofe. Che se fosse avvenuta, non trascuriamo, avrebbe voluto dire che zompavano per aria tutti i soldi depositati. Che sono zompati lo stesso, ma sono serviti a salvare le Banche, che non falliscono.

   S’è arrevutato nu quartiere, perché si sono scandalizzati tutti i correntisti defraudati di quanto avevano risparmiato, perché si sono sentiti derubati di quanto avevano affidato.

   Però, scusate, pure questi poveri risparmiatori, non hanno agito con senno di causa. I soldi faticosamente risparmiati, frutto del sudore di anni di duro lavoro, raggiunta una cifra irrisoria per il mercato economico ma ragguardevole per ognuno di loro, pensando di metterli al sicuro,  vengono depositati Tutti su una Banca, in obbligazioni o azioni della Banca. Neanche a dire che sono state scelte 2 – 3 Banche diverse, ma sono state scelte Banche di secondo (terzo) piano, neanche centri impostati a largo livello: che poi, abbiamo visto e fatta esperienza, saltano pure quelli (Monte dei Paschi di Siena). Il comportamento dei correntisti, vittime dello scandalo, è stato improvvido, imprudente. E ci hanno perso ‘o ciuccio e ‘o panaro.

   Ma, certo, il comportamento degli impiegati delle Banche non è stato Onesto; hanno assicurato tranquillità e interessi, sapendo che la situazione andava sempre più peggiorando. Ma pure loro, signori, se ci tenevano al posto di lavoro, dovevano fare il gioco di chi il lavoro glielo dava, ovvero delle Banche; non certo dei tanti ed anonimi correntisti che, per quanto simpaticamente conosciuti, non assumono nessun ruolo nello svolgimento professionale di chi campa dell’impiego volto ad  “assorbire interessi”.

   Le colpe vanno attribuite, quindi, ai Banchieri, che maldestramente hanno attratto molti risparmiatori; per fare i loro giochi economici, pur non essendo stati bravi e fortunati, dato che hanno comportato il fallimento, dal quale sono stati salvati dallo Stato, che in queste occasioni non sa più dove andare a parare.

   Ma, ragionando un attimo, la colpa, pur essendo della Dirigenza della Struttura Bancaria, non è imputabile come fraudolenta; perché le Banche sono un Organo che racchiude l’Impresa Economica di Privati, che si uniscono per formare un fulcro di speculazioni e fare affari. Questa è la Definizione di una Banca. Perciò, ove vogliamo appellarci se i soldi vengono affidati a chi non sa, non riesce, non è capace, non affronta circostanze idonee, non è fortunato, insomma, a chi non fa fruttare il Capitale incamerato, e manda tutto all’Aria? Si è data fiducia a chi non la meritava; il Guaio è Grosso, ma nel fare mosse determinanti si poteva impiegare un po’ più d’attenzione, non farsi trascinare noncuranti di quel che sarebbe potuto capitare, che infatti è capitato.

   Questo cosa vuol dire, che gli obbligazionisti e gli azionisti a ragione si devono trovare con una mano avanti e l’altra dietro? E no, un momento; certo la loro leggerezza merita un rimprovero, e basta quel che è capitato come insegnamento. Ma anche chi svolge azioni che attirano il Deposito dei Beni, deve svolgere correttamente le sue funzioni; quindi è disonesto buttar fumo negli occhi, nascondendo le precarietà incombenti. Quindi, anche i Banchieri sono responsabili delle somme perse da chi aveva loro dato fiducia; perché sono stati falsi e mendaci e, per quanto sia ovvio come comportamento bancario, non è Onesto nei riguardi di chi si è trovato infinocchiato.

   In mezzo lo Stato, che da una parte cerca di salvare le manovre del Grosso Capitale, che se zompa per aria porta Gravi Conseguenze all’Apparato Economico; ma deve pensare a limitare il Disastro per i malcapitati, che sono sempre una Forza elettorale. Altri discorsi sono pretestuosi.

   Patetica, e non ironica solo per la materia struggente del caso, è stata la posizione della UE. Consigliano di esaminare singolarmente tutti i conti che si vorrebbero azzerare, per arrivare ad una Soluzione sancita da un Organismo Superiore che stabilisca chi salvare, e chi lasciare in mutande. A parte che queste sono le situazioni ideali per quanto riguarda le infiltrazioni, tramite amicizia o interessi inapparenti, ed in questo noi Italiani siamo bravissimi; mica come quegli gnocchi tedeschi o belgi che non sanno muoversi oltre le linee di demarcazione delle strutture. Ma, poi, ti pare a te che arriva una Struttura, con i suoi costi enormi e chi li sostiene, e ti spulcia uno per uno i casi bancari, per stabilire: i soldi tuoi a me, invece i tuoi ti vengano restituiti. Ti pare giusto? Quali sono i metri di principio per cui avviene questa scelta? A qualcuno rimangono i soldi per comprare un pezzo di pane, allora  ci prendiamo l’ammontare che si è messo da parte; chi invece finirebbe sotto i ponti, si può tenere quel che ha risparmiato. E con che giudizio viene fatta la scelta? E ti pare giusta? Uno, chiunque, non può essersi dato da fare per riuscire ad avere tranquillità per la vecchiaia e poter dare stabilità ai propri figli, che arriva lo Stato e dice: hai troppo, piglio io. Allora tutto il sacrificio di una Vita poteva essere smorzato, non è valsa la pena. Tutti cercano di raggiungere una situazione più comoda possibile, chi è salito troppo viene scaraventato giù un’altra volta perché… è stato troppo bravo e si è sacrificato in maniera esagerata. E poi ci vengono ad ammonire con i sermoni che propugnano Etica, Morale, Onestà, Correttezza nei Valori, Libertà, Eguaglianza, Fratellanza (leggere in francese per rifarsi ai principi “democratici” della Rivoluzione Francese 1789).

   Mi vien da chiedere: possibile che ci considerino tutti Stupidi? E poi, possibile che ci facciamo ammassare così stupidamente da chi ci considera stupidi?

   Non può essere una sommossa di piazza che risolve l’usurpazione degli investimenti che vengono scanditi, concessi o cancellati, a secondo dell’Interesse delle Banche. Per chi ci hanno preso?

   Un attimo di valutazione e di raziocinio: è inutile fare sceneggiate in mezzo alla strada gridando “dateci i soldi”, e Basta; anche perché, se i soldi non ci stanno, dove li vanno a prendere per ridarli? Manco a dire che se li fanno prestare, dato che i Debiti stanno soffocando tutta la Nazione. Ma obbiettivamente, non essendo Giusto che siano più di 10 000 (ovvero poco più dell’1% dei correntisti) i Cittadini a pagare quel che le Banche non han saputo svolgere, presentando sol menzogne, allora bisogna Cambiare il Contesto in cui si svolge l’Economia. Non è un principio corretto quello impostato, quanti anni fa, nel giro Fiorentino, per cui gli usurai concedevano Prestiti, dai quali avrebbero riscosso interessi. Il discorso non può, non deve essere privato; non può essere la Banca che presta i soldi ad un individuo: il rapporto è impari.

   Unica è la soluzione, e la dobbiamo esprimere; altrimenti sarebbe inutile fare delle critiche, senza presentare Alternative; vorrebbe dire che si ricomincerebbe tutto da capo, con qualche pacca sulla spalla, e tanta pazienza; un sorriso di compiacimento, la Situazione è questa, affidiamo la speranza alla Madonna di Pompei.

   Allora, abbiamo riscontrato che il Sistema Economico, fondato – impostato – ereditato, ha portato allo sfacelo. Consecuenzialmente, siamo andati avanti fino al punto che, abbiamo capito, così non si può andare avanti. Ma, se pensiamo di cambiare i rapporti economici, non possiamo limitarci a pensare che bisogna superare le Banche; sono tutti i rapporti che devono assumere una diversa struttura. Il discorso è imperniato nell’Impostazione di Dipendenza e quindi di Stipendio. Ne parlavo giorni fa con un Amico; lui mi diceva che certe realtà ormai non possono più essere smantellate; sarà un Artista, glielo riconosco e l’ammiro, ma i suoi 80 anni cominciano a dargli un atteggiamento di chiusura, tornando al punto di partenza nella curva del cerchio. Non ci fermiamo, per carità, ad un comportamento ed uno stato sociale ingiusto e perdente. Non continuiamo a darci la zappa sui piedi, perché così facendo ci riserviamo sempre meno spazio nell’Esistenza; che è talmente tanto Grande da essere Immensa, Infinita, e non incideremo in essa tranne che in minima parte in un Sistema che prosegue nell’evoluzione naturale da qualche miliardo d’anni. Se con questo Sistema moriremmo, perché realizziamo solo Ingiustizie che portano a Sconnessioni Sociali, dobbiamo Cambiar Sistema.

   Non posso ora fare un trattato d’Economia Politica: ho in campagna quello che Karl scrisse in un Capitale, ed è un mattone enorme. Però i Principi sono incontrovertibili. Dobbiamo tornare ad una Umanità che, abbattute le Sovrastrutture, torni a sviluppare un’armonica Esistenza, legata alla Natura. I Valori che possiamo inserire sono quelli di Ricerca e Cultura, che portano spontaneamente ai Valori Umani di Solidarietà, Tutti i particolari, saranno diversamente affrontati, con uno spirito volto verso il Bene degli Altri, perché dobbiamo pensare al Nostro Bene. Il discorso “Omo Omini Lupus” si è autodichiarato Fallito. Cerchiamo di essere Sinceri e Spontanei, senza Mistificazioni ed Interessi personali: è l’Unica Strada sulla quale possiamo sperare di trovare l’indirizzo del Futuro. Altrimenti saremo una Razza che, degenerando le doti ricevute, ha attuato tutte le più rapide combinazioni per Autodistruggersi, negando l’Elaborazione Intellettuale di cui è stata arricchita.

   Bella Soddisfazione, signori!

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