di Francesco Angellotti (AG.RF 26.10.2015) ore 14:17
(riverflash) – Una giornata come quella disputata il 25 ottobre all’Ippodromo Capannelle, è una di quelle che si devono ricordare, perché sono determinanti nella Storia del turf. Non solo per la memoria dell’ indimenticabile signora dell’Ippica, donna Lydia Tesio: che ha saputo stare vicino donando appoggio al Mago di Dormello; che ha continuato il prodigio programmato dal marito seguendo i successi di Ribot; che ha completato la conduzione della scuderia come spalla dell’allenatore Ugo Penco (mio padrino di battesimo, ma questa è una notizia che non esce dal mio cuore, con le volte che da bambino accompagnavo mio padre ai cordiali incontri che avevano i 2 collaboratori di Dormello, a Roma o a Bolgheri).
Come unione storica, la giornata doveva racchiudere anche il pr. Ribot, sopra citato perché ideato da Tesio come incrocio, che è stato portato avanti da chi aveva assorbito la sua scuola di training. Sarebbe interessante anche scoprire le scelte sull’incrocio effettuato, che vollero uscisse il “Campione” da Tenerani e Romanella: ma sarebbero dettagli ai quali adesso le nuove generazioni non darebbero più importanza, nonostante sarebbe utile valutare la forma di studio.
La giornata è partita subito alla grande, con la Listed pr Felice Scheibler. Con appassionati da lunga data abbiamo ricordato i tempi in cui il premio era dedicato ai cavalli italiani, in preparazione per il Derby. Adesso è cambiato tutto, tranne la distanza della competizione; però per un tre anni affrontare i 2000 metri a maggio non è lo stesso che affrontarli a fine ottobre. Infatti la corsa è stata veloce, tirata da Can Chen Junga, in testa fin dalla partenza, seguito dal gruppo sgranato; in dirittura è stato volato via e si è presentato autorevole con progressione finale dominante Right Connection, portacolori della Razza la Tesa allenato da Stefano Botti montato da Rispoli in ottima forma; il cavallo aveva provato a correre fino a 2400 metri, ma probabilmente la distanza eccessiva non gli ha permesso di andare oltre il 4° posto in Listed; eppure, nell’ultima corsa disputata in Listed sui 1800 metri, gli è mancata 1 lunghezza per accoppiare il vincitore; ha confermato quindi che la distanza ideale è quella dei 2000 metri, su cui già aveva vinto a Milano, compresa 1 Listed. A Capannelle ha battuto Shutterburg, che aveva esperienza solo di 3 corse, rispettato nella crescita com’è stato in terra di Germania. Venuto in Italia, ha allungato la distanza oltre a salire di categoria, ed ha avuto una prestazione positiva battendo Paco Royale, che veniva da buone prestazioni, fuori risultato solo salendo troppo categoria. Quarto Shocking Blu, che non sembrava all’altezza degli avversari già dalle prestazioni fornite, positive, ma vincitore di handicap non andava oltre i piazzamenti in Listed e condizionate.
Subito dopo il pr. Ribot, che è stato dedicato come memorial all’allevatore Lollo Luciani. E’ sceso in pista il vincitore della corsa lo scorso anno, Porsenna; si è presentato al via raccorciando la distanza anche Refuse to Bobbin, vincitore l’anno scorso del Repubblica di Gr I, ma poi non è riuscito a ripetersi, strapazzato da condizionate a 1800 m a gr. I da 1600 a 2400, riuscendo a raccattare solo un 4° posto a 2000 m, ma sempre in Gr. I; tornare a 1600 m è stata una pretesa sull’adattabilità del cavallo a tutte le distanze, ma un po’ eccessiva. La corsa se la vedevano, sulla recente carta, due cavalli del clan Botti: Circus Couture con in sella Branca, costante nella distanza delle prove affrontate con un rendimento positivo, ultima corsa un 3° posto in Gr I, e Kaspersky, che aveva le ultime corse sempre sui 1600 m in cui ha vinto, tranne l’ultima prova in cui era 4° in Gr I. C’erano, però, due confronti diretti tra i due cavalli; il 31 maggio Kaspersky era avanti di 1 lunghezza in Gr II, il 27 settembre Circus Couture arrivava terzo battendo di un muso l’avversario in Gr I. La lotta sembrava tra i due, ed in effetti la corsa è stata loro. E’ andato in testa Rimbaude, che ha tentato la fuga, cercando di spiazzare con la sua brillantezza avversari di categoria superiore. Infatti, dopo pista piccola, Kaspersky è sfilato ed è passato a condurre, cambiando marcia; l’attacco è stato piazzato un po’ prestino, ma è stata una manovra giusta, perché il fantino voleva anticipare l’attacco di Circus Couture, che infatti si è lanciato all’inseguimento, ma è stato battuto di 1 1/2 lunghezza, abbastanza comoda. Terzo Porsenna, che si è ricordato della bella corsa l’anno scorso, ed è riuscito a prevalere su Jolly Good Kitten, che aveva buone prestazioni francesi ma aveva fallito cercando di salire su gradini troppo alti.
Le femmine di 2 anni si sono confrontate sui 1200 m a pista dritta in un premio che ricordava il grande allenatore che è stato Ubaldo Pandolfi: un professionista serio, preciso, umile, tecnico… insomma, un Allenatore d’altri tempi. Occhi puntati su Catalina Bay, che presentava le migliori performances sulla breve distanza; in effetti è stata in corsa fino alla fine, ma è stata battuta da due avversarie che venivano dalla lunga distanza, e l’hanno raccorciata improvvisamente cambiando linea. Catalina Bay, agganciata negli ultimi metri, si è vista passare di 1 muso sul traguardo da Facia de Tola, che aveva 1 terzo in debuttanti sui 1700; ma nelle battute conclusive, Aquila Solitaria, della scuderia Incolinx allenata da Grizzetti, esce con uno spunto bruciante e stacca le due cavalle in lotta di 3 1/2 lunghezze e stravince, mostrando che dopo 1000 m è capace di esplodere con uno scatto velocissimo, come non era stata capace in corse sui 1600 m.
Dopo il dissellaggio di questa prova, c’è stato un diverbio, tra il fantino Rispoli e un Allievo Funzionario che, entrato tutto ferro e fuoco nella stanza dei Commissari, ha riportato sul comportamento scorretto del fantino, istigando pene severissime. Certamente, il fantino dovrebbe cercare di non perdere la calma, e dovrebbe capire che i tempi vanno rispettati, quindi i giudizi sulla corsa al proprietario li può rivolgere anche dopo, a freddo, che è anche meglio. Però sarà indubbiamente un’ottima esperienza per l’Allievo Funzionario, per capire meglio in quale ambiente si vuole inserire, e quali sono le abitudini alle quali dovrà assuefarsi.
Finalmente, il Gr I, corsa clou della giornata: Premio Longines Lydia Tesio, per femmine di 3 anni ed oltre. Cavalla da battere, Odeliz, di proprietà della svizzera Barbara M Keller, allenata dall’irlandere Karl R. Burke, montata dall’olandese Adrie De Vries, dalle ottime performances francesi; avendo vinto il Gr I a Deauville di 1 incollatura, avendo prima disputato un altro Gr I sempre a Deauville arrivando 4° a poca distanza dal vincitore; anche se l’ultima corsa era un ultimo posto, sempre in Gr I a Longchamp; però, se era stata decisa una trasferta, le ragioni di una corsa andata male possono essere prese con le molle, tanto più che è stata effettuata 20 giorni prima del Lydia Tesio. Infatti Odeliz ha vinto ed ha stravinto, anche se, una volta passata, la cavalla ha avuto un attimo di incertezza in cui è stata superata, ma con coraggio del cavallo da corsa ha stretto i denti ed è rientrata, vincendo nettamente battendo Sound of Freedom che era la cavalla della scuderia Effevi che indubbiamente, tra le sole 3 italiane, aveva maggior credito per affrontare le straniere. Terza, a contatto, è arrivata Via Pisa, per la quale Freddy Haed non si è degnato di spostarsi dal suo fantastico Haras, ove i sogni sono piccolezze di fronte alla sua magnificenza; d’altra parte la famiglia Haed è così grandiosa nelle sue espressioni ippiche, che riesce a trasportare il paradiso in Terra. Chi non ci crede, difficilmente sarà ammesso in visita presso il Centro, ma si accontenti di vedere i filmati. Quarta l’altra italiana Reset in Blue, sempre Effevi, sempre Botti; che hanno presentato sempre loro un’altra allieva, Favulusa, della scuderia Rencati, che ha tentato la corsa di testa ma è stata superata a pista piccola.
Entusiasta della vittoria tutto il clan di Odeliz, che acquistata la pupilla a 3 anni, le ha fatto effettuare un notevole cambio di categoria, in quanto Odeliz è venuta fuori con l’età; ma, oramai, a 5 anni, la proprietaria, contenta dei risultati ottenuti, è decisa a venderla alle december sales a Newmarket.
Però, se è stata premiata così alla grande da questa figlia di Falco, poteva riservarle una fine carriera in un allevamento ove potevano accoglierla con tutti gli onori. Casomai evitando la carriera di fattrice, almeno per i primi anni, nel caso che fossero riusciti a farle cambiare categoria con qualche apporto non proprio ideale per il ciclo ormonale; ma chi ha dato tanta gioia e soddisfazione, non è carino venderla per avere l’ultimo vantaggio economico.
Ma poi, ognuno la pensa come vuole.
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