18 Dic 2013
UNA GIORNATA AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 18.12.2013) (riverflash) – Oggi, 18 dicembre, “Le mostre di Michela” fanno tappa al Palazzo delle Esposizioni per presentarvi tutto quello che potete vedere nel più grande spazio espositivo del comune di Roma.
Cominciamo da “Anni 70. Arte a Roma”, iniziata ieri 17 dicembre e in programma fino al 2 marzo 2014. La mostra comprende quasi 200 opere di 100 autori italiani ed internazionali che hanno contribuito a formare la storia artistica della capitale degli anni Settanta.
Con questa iniziativa il Palazzo delle Esposizioni prosegue l’indagine avviata negli anni Novanta con una serie di mostre dedicate alla città eterna, focalizzandosi sul periodo che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta; al tempo stesso porta a compimento la ricerca intrapresa nel 1995 con il volume e la mostra documentaria intitolati “Roma in mostra 1970-1979”. Materiali per la documentazione di mostre, azioni, performance, dibattiti”.
Gli artisti che hanno contribuito a costruire un’importante memoria di questo decennio, non solo per le vicende artistiche, ma anche storiche sono, solo per citarne alcuni, De Chirico, Accordi, La Rocca, Merz, De Dominicis, Paolini, Clemente, Ontrani, Fioroni e molti altri ed occupano uno dei tre piani del Palazzo di via Nazionale. Una serie di incontri e proiezioni in pellicola, inoltre, continuano a far immergere il visitatore in quegli anni.
Se saliamo al primo piano possiamo continuare la nostra visita con altre due mostre. La prima, in esposizione fino al 6 gennaio 2014, è “Il Cibo Immaginario. 1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola”. Ideata e curata da Marco Panella, racconta altri venti anni di storia italiana, sotto un’altra prospettiva: oltre 300 immagini ci fanno credere di essere in uno spaccio, in una drogheria o in una casa popolare romana di quegli anni, davanti a quelle famose pubblicità che riempivano tutti i muri.
Le pubblicità del cibo esaltavano tendenze, percorrevano tempi, delineavano l’immagine di una nazione disattenta a una globalizzazione che aveva solo aperto le porte alla modernità. Materiali sopravvissuti, cercati, trovati ed esposti in questa “passeggiata” verso il futuro.
Abbandoniamo Roma per un momento per continuare il nostro viaggio in disparati continenti e civiltà con “National Geographic, 125 anni. La grande avventura”. La mostra fotografica, visitabile fino al 2 marzo 2014 e curata da Guglielmo Pepe, vuole festeggiare i 125 anni della rivista “made in Washington” e i 15 dell’edizione italiana.
125 scatti, difficile dire se i migliori della rivista con i “servizi” su ricerca, esplorazioni e scienza più famosa al mondo, ma solo perché troppi dalla sua data di nascita. Un’esposizione, quindi, non solo piacevole per gli occhi, ma anche ricca di valore storico, che farà invogliare i visitatori a comprare, a supportare e a vedere le classiche foto con la cornice gialla e bianca.
Prima di fare tappa in libreria e terminare il vostro viaggio, almeno fino al 6 gennaio, passate per “Gilgamesh, l’epopea del re di Uruk”, che, oltre ad essere una mostra in cui sono esposte tavole, bozzetti, foto scattate durante la lavorazione, gioielli ispirati ai disegni e alla storia di questo mitologico personaggio, è un libro e un audiolibro, con la voce di Francesco Pannofino, nonché il più antico racconto dell’umanità giunto a noi su dodici tavolette di argilla.