4 Lug 2013
UN UOMO MUORE AZZANNATO DALLA TIGRE CHE ACCUDIVA IN UN EX-BIOPARCO, OGGI IN DISMISSIONE
(riverflash) – Negli anni ’90 in Italia si pensava a come guadagnare occupando il tempo libero delle persone. Una delle idee furono gli zoo privati, con animali esotici in libertà limitata. La tragedia di ieri è accaduta a San Pietro Val Lemina, un’area collinare che confina con Pinerolo, dove, fino al 2009, sorgeva il «Parco Martinat». A gestirlo la famiglia Martinat, che non era proprietaria degli animali, 9 tigri e un anziano leopardo. Questi felini appartenevano a Mauro Lagiard, appassionato di animali esotici che, pur di mantenerli, si era ridotto in povertà prima di morire ieri, azzannato nella gabbia delle tigri, di cui 5 erano giovani di 1 anno.
Mauro Lagiard, 72 anni, viveva in un container a ridosso del parco con la moglie Carla Agosteo. Una vita di estrema indigenza, ma condividendo l’amore per gli animali. L’aggressione si è verificata mentre l’uomo era entrato nella gabbia. Un imprudenza a detta della moglie Carla, che aveva notato il nervosismo della tigre Samir quella che ha ucciso Lagiard. Nonostante la disperazione Carla Agosteo ha riportato nella gabbia la tigre di 6 anni senza farle del male. Anzi ha chiesto di non essere privata dei suoi animali.
Il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, sta invece cercando di piazzare gli animali esotici in un luogo più adatto. Le strutture interpellate dovrebbero essere lo Zoo Safari Fasanolandia, in provincia di Brindisi, il Parco Safari di Murazzano, nel Cuneese, e una struttura in provincia di Ravenna. Secondo Buttiero il trasferimento dei felini era stato previsto entro il 15 luglio e la tragedia lo ha accelerato.
AG.RF 04.07.2013