20 Nov 2013
UN PUGNO IN FACCIA A UN PASSANTE, L’ULTIMA FOLLIA USA CHE HA GIA’ PROVOCATO 3 MORTI
AG.RF 20.11.2013 (N.A.)
(riverflash) – Lo chiamano ‘knockout game’, ma non è certo un gioco. È invece un fenomeno allarmante, che sembra diffondersi sempre di più in varie zone degli Stati Uniti e ha già provocato almeno tre morti: teenager che aggrediscono in strada ignari passanti, senza alcun preavviso, provando a ‘stenderli’ con un solo pugno, «per divertimento», e per dimostrare agli amici di essere capaci di farlo. Gli episodi si moltiplicano. L’ultimo in ordine di tempo è stato registrato due giorni fa a Washington, dove una donna di 26 anni è stata aggredita da un ragazzino che, arrivato all’ improvviso con un gruppo di amici in bicicletta, le ha sferrato un pugno alle spalle, colpendola con violenza alla nuca.
Molti casi del genere sono stati segnalati anche in New Jersey, Massachusetts, Wisconsin, Missouri, Illinois e New York. E allo stesso tempo, aumenta costantemente il numero dei filmati postati su YouTube in cui si possono vedere persone di ogni età, uomini e donne, prese improvvisamente a pugni e finire a terra, spesso senza sensi e senza neanche la capacità di mettere le mani avanti per contenere i danni della caduta.
Si tratta in gran parte di immagini riprese da telecamere di sorveglianza, ma anche di filmati ripresi con i telefonini dagli amici del bullo di turno, per documentare la bravata e suscitare commenti online, oltre che per fornire «l’esempio». In queste cose «non c’è rabbia», ha affermato un ragazzo intervistato dalla Cbs, è solo «per divertimento», ha detto un altro, «vogliono solo vedere se hanno abbastanza forza per mandare qualcuno ko con un pugno».
Ma la polizia di New York sospetta che dietro di sia anche qualche altra motivazione.
Dopo una serie di aggressioni di questo tipo in una zona di Brooklyn dove c’è un’alta concentrazione di ebrei, ha cominciato a considerare la possibilità che si tratti di crimini d’odio.
Secondo quanto scrive il New York Post, si tratta di un fenomeno che va avanti da anni in molte zone degli Stati Uniti, in cui, oltre agli ebrei, gang di ragazzi neri hanno preso di mira anche bianchi in generale o asiatici, e spesso non a caso chiamano le loro bravate ‘caccia all’orso polarè. A volte, proprio grazie alle telecamere di sorveglianza, i bulli vengono arrestati.
Esempi? A settembre due ragazzini di 13 e 16 anni sono stati condannati a 18 mesi di arresti domiciliari per l’uccisione di un uomo a Syracuse, nello stato di New York.
In Missouri, un ragazzo di 20 anni è stato invece condannato a 55 anni di prigione per omicidio di secondo grado.
Ma molti altri «giocatori», afferma il Daily News’, sono invece riusciti a eludere la legge, e probabilmente sono pronti a «giocare» di nuovo.
Pubblicato da Nathan AlgrenR Les Grognards