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UN CAFFÉ MACCHIATO, PER FAVORE, E UNO CORRETTO, CON DUE BRIOCHES, GRAZIE

libri e bardi Francesco Angellotti (AG.RF 04.09.2014) ore 22:02

(riverflash) – È sintomatico che esplodano esigenze che tendono ad una diversa socializzazione ed a un intimizzare, o basterebbe dire approfondire, i rapporti umani, in nuclei sociali comuni ma occasionali. È una forma, credo, molto interessante per chi ha la capacità d’analizzarle sotto il profilo psicologico, perchè sembra che il contatto umano venga indirizzato sempre maggiormente verso lo scambio, il confronto e il dibattito, incentivando quel che si realizza come espressione di “bisogno d’unione”.

   Tutto ciò, non coinvolgendo in rapporti fissi e stigmatizzati, ma occasionali e fugaci. Sembra aumenti il bisogno emotivo e personale di crescere ed assorbire umanità inserendoci nel contesto che casualmente rappresenta l’ambiente in cui ci troviamo.

   Avete capito il concetto espresso? Non credo sia molto chiaro, allora faccio un esempio prendendo spunto da una notizia che troverete ancora sulla Rivista on-line che state consultando.

   Dal 20 giugno, a San Giovanni, ha aperto l’ “anticafè”, dove i clienti chiedono una consumazione, che pagano, e s’intrattengono tutto il tempo che vogliono, incontrando personaggi che vogliono discorrere di qualsiasi argomento, ove avvengono scambi d’opinione, si possono formulare progetti… è praticamente una piazza ove si va appositamente per esprimersi e ricevere il bagaglio degli altri, una specie di Agorà, qualche anno fà.

   Questo “bar sociale” è stato eretto sulle orme del tedesco Ziferblat e del londinese Slow Time Cafe, tanto per dire che mai arriviamo per primi. Invece, guarda un po’, sono ormai anni che a Ponte Milvio, vicino la mitica farmacia Spadazzi (mitica per noi ippici di lunga data), ha aperto un bar-libreria, ove il contatto è soprattutto con le persone che curano l’organizzazione del centro, ma si trova spunto, dopo un caffè e una brioche, di dare uno sguardo nelle stanze adiacenti, in cui sono offerti tanti libri, suddivisi per generi, tematiche, autori. Ed è una libreria ricchissima, negli argomenti e nella ricerca editoriale; anch’io (scusate il commento personale) quando pubblicai un libro, ne portai alcune copie presso questa libreria (anche perchè avevo fatto amicizia con un ragazzo che lì lavorava) e lì sono stati venduti. Dico questo, perchè era un libro che trattava un settore specifico, ma l’accoglienza della libreria non esclude libri molto particolari ed interessanti (come il mio).

   Questo per quel che conosco io, ma probabilmente ci saranno altre forme di comunione che indirizzano la vita sociale in una maniera prettamente umana, affatto spersonalizzante come la tendenza porta a svilire in Società. Un caffè e poi di corsa in ufficio, i 3/4 d’ora di tempo per mangiare e poi di nuovo a lavorare, un attimo per fare un po’ di spesa e poi di corsa a casa che tornano i bambini… fermate il Mondo, voglio scendere!

   Casomai ci troviamo a bere un drink, poco alcolico se prima di pranzo; ed intanto studiamo, ci prepariamo, concettualizziamo sul da farsi così impegnativo, scegliamo testi importanti per fare scelte che dobbiamo fare pur di non essere trascinati, ci troviamo con tanta gente con la quale cogliamo interesse a svolgere un momento di approfondimento su argomenti di cui siamo non proprio competenti; casomai, ci fa piacere constatare quanto siano stupidi gli altri, che non hanno capito ciò che per noi intelligenti è così ovvio… umanità, signori, siamo uomini, proprio stamani mi sono impappinato sui codici della tastiera per fare operazioni di banca… che non ho saputo eseguire, perso nei numeri attribuibili alle tante voci che aprono la disponibilità per andare avanti, e codicizzare altri passaggi.

   Beviamoci un caffè, signori; che sia anti(co) com’era il logos quando sorse la filosofia, oppure che sia letterario, potendoci riferire alle tante ed importanti scuole che si sono succedute da quando inventarono la Stampa (prima la letteratura, per quanto importantissima, non aveva tanta divulgazione).

   Quel che ci sembra creativo, è raggiungere la dimensione di Uomo: puro, aperto, altruista, dinamico, con la voglia di conoscenza e l’esigenza dello scambio, che è il sistema per crescere nel senso e nella personalità.

   Andiamo a bere un caffè, tanto se all’antidoping troveranno un po’ di caffeina, non saremo squalificati.

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