AG.RF 19.02.2015 (ore 23:05)
(riverflash) – Roma messa a ferro e fuoco dai vandali olandesi, venuti in 5.000 per assistere alla partita di calcio tra la Roma e il Feyenoord. Allo stadio non è successo nulla e il match non ha offerto spunti per litigare. La frangia teppistica che sì è infilata tra le tifoserie non ha nulla a che vedere con il calcio giocato. Non lo seguono, non capiscono le mosse tattiche, non vedono la differenza, ad esempio, tra una difesa a zona e una a uomo. Gli ultras prendono il pretesto di andare in trasferta per litigare, menare le mani. Una valvola di sfogo al disagio di vivere che stavolta ha visto vandalizzare piazza di Spagna. Assaltata e danneggiata la fontana della Barcaccia di Bernini, trasformata in pattumiera di lattine e bottiglie di birra. I negozi del centro elegante hanno chiuso le serrande nel timore di venire vandalizzati, i turisti scappavano al pari dei romani. Tutto questo, lo ripetiamo, non ha nulla a che vedere con la partita: il calcio è solo un pretesto.
Reazioni politiche a catena. L’ambasciatore olandese: “L’Italia potrà contare sull’Olanda per far sì che i colpevoli vengano puniti”. Tibor Navracsics, commissario UE allo sport: “Non c’è spazio per la violenza nello sport, né dentro, né fuori lo stadio”. Ignazio Marino: “Non finisce qui”. Dario Franceschini: “Punizioni esemplari per i vandali”. Matteo Salvini: “Le dimissioni del ministro dell’Interno Alfano”.
Matteo Renzi, ospite del programma televisivo «Virus» su RaiDue, ha espresso la propria rabbia minacciando provvedimenti: “Puniremo con molta severità e durezza i tifosi olandesi che pieni di birra hanno preso a sassate Roma, e provocato scontri. Un vero e proprio insulto alla civiltà: quello che è accaduto a Roma, con la devastazione portata dai tifosi olandesi, è un segno di barbarie e inciviltà: noi non andiamo all’estero a fare queste figuracce”.
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