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ULTIMATUM DEL PDL: SE CONDANNANO BERLUSCONI USCIAMO DAL GOVERNO

imagesCAZ4ZMU6“riverflash” – Mentre il Pdl minaccia di uscire dal governo nel caso in cui Berlusconi fosse condannato all’interdizione perpetua da tutti gli uffici pubblici, nel Partito Democratico regna il caos, perché c’è una parte di esso che non ha digerito l’approvazione della richiesta di sospendere i lavori del Parlamento avanzata dal Pdl. Rosy Bindi ha criticato la scelta del Pd, che “non dovrebbe mai assecondare gli atteggiamenti di eversione istituzionale del Pdl  e con lo stop dei lavori in aula (sebbene sia durato un giorno solo), non abbiamo fatto altro che assecondare i falchi del Pdl”. Subito dopo sono arrivate anche le dichiarazioni di Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini, tutti e due d’accordo sul fatto che continuando in questo modo, il governo cadrà in breve tempo, parole a cui fa eco Matteo Renzi il quale ha parlato di figuracce ripetute, come se “tirassimo rigori nella nostra porta”. Infine, in questa situazione, il più agguerrito sembra essere proprio Guglielmo Epifani, che ha accusato il Pdl di mettere a rischio il lavoro del governo, aggiungendo che esiste un limite oltre al quale non si può andare e questo limite si chiama “senso di responsabilità”. Sull’altro fronte invece, la situazione appare molto chiara nelle parole del capogruppo del Pdl al senato, Renato Schifani: “Se Berlusconi fosse condannato alla interdizione dai pubblici uffici, sarebbe molto difficile che il  Pdl, senza il suo leader, possa continuare l’esperienza del governo Letta”, egli ha poi spiegato che non esiste alcuna rivolta contro i poteri dello Stato, ma è giusto informare gli elettori del Pdl, delle dinamiche politiche e processuali che vengono utilizzate contro Berlusconi. Il cavaliere nel frattempo ha annunciato che a settembre tornerà Forza Italia, forte di un consenso che egli ritiene ancora di avere, “azzardando” anche la dichiarazione di un recente sondaggio che vedrebbe il centrodestra al 28,1%, contro il centrosinistra al 28%. Berlusconi ha poi ribadito di voler portare avanti i provvedimenti su’l’Imu e l’Iva e riguardo all’accelerazione dei processi negli ultimi due mesi, ha dichiarato che “non può non essere legata al fatto che una parte della maggioranza non vuole un governo di pacificazione”.

AG.RF. (MP) 12.07.2013

 

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