2 Set 2013
TROPPA PANCIA UCCIDE: CHI HA UNA CINTURA EXTRALARGE DEVE ASSOLUTAMENTE DIMAGRIRE
“riverflash” – Il discorso vale soprattutto per chi ha avuto un infarto: infatti chi è sopravvissuto ad un attacco di cuore ed ha una pancia prominente, aumenta il rischio di morte. A evidenziarlo sono un gruppo di ricercatori francesi, autori di uno studio presentato ad Amsterdam in occasione del Congresso 2013 della Società europea di cardiologia. Secondo gli esperti dunque, occorre intervenire sul punto vita per ridurlo, anche quando l’indice di massa corporea (il Bmi) è nel range della normalità, “questo dovrebbe valere per tutti ma in particolar modo per chi è scampato ad un infarto”, hanno dichiarato gli autori dello studio. Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno raccolto i dati di 3.600 pazienti di 223 centri, trattati in terapia intensiva per infarto miocardico acuto, e hanno valutato la mortalità a 5 anni, incrociandola con i dati relativi al Bmi e alla circonferenza vita. E cosa ne è risultato? Sia i pazienti troppo magri sia quelli molto grassi avevano un maggior rischio di morte (+41% e +65% rispettivamente). Ma anche avere un girovita extralarge (oltre 110 centimetri nelle donne e più di 115 negli uomini) aumentava il pericolo di un nuovo attacco letale (+44%). Minor rischio di mortalità lo avevano i post-infartuati sovrappeso o leggermente obesi. Questo dato potrebbe stupire ma in realtà si collega con quello che gli scienziati chiamano “paradosso dell’obesità”: durante un attacco di cuore, le persone obese hanno una mortalità precoce inferiore, ma questo non significa che essere obesi non faccia male. Quindi, un girovita esagerato, così come l’obesità “marcata” e una situazione di sottopeso, rappresentano tutte condizioni associate ad un maggior rischio di morte fra i sopravvissuti ad un infarto: essere troppo magri o troppo grassi non va bene, ma avere una pancia grossa, va ancora peggio. Come fare allora per ridurre la circonferenza del girovita? Innanzitutto cambiando totalmente lo stile di vita che dovrà diventare “sano” ad iniziare dalla dieta (che vi suggerirà un bravo nutrizionista) e inserendo tra le vostre attività quotidiane almeno mezz’ora al giorno di movimento, combattendo così contro la sedentarietà, peggior nemico di chi ha problemi di sovrappeso.