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TORNA L’INCUBO TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA: CASE CROLLATE E NUOVI SFOLLATI- ALCUNI FERITI E FORTUNATEMENTE NESSUNA VITTIMA

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AG.RF.(MP).27.10.2016

“riverflash” – Un film già visto il 24 agosto quello che è accaduto ieri in serata, nella zona tra Perugia e Norcia. Alle 19,10 di ieri la prima scossa di terremoto, avvertita anche a Roma, alla quale ne è seguita una ancora più forte alle 21,18, che ha gettato nel panico centinaia e centinaia di persone. Il Centro Italia trema ancora, c’è ansia tra la popolazione e si contano i danni. ”Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto”, ha riferito la la Protezione civile marchigiana. Le repliche del terremoto avvenuto alle 19,10 di ieri nella zona fra Perugia e Norcia sono state almeno 200. Sono state più di 30 quelle di magnitudo pari o superiore a 3, hanno riferito i sismologi- L’epicentro è stato nella Valnerina, e le scosse sono state avvertite distintamente in tutte le regioni del centro Italia. Le più forti alle 19.10 di magnitudo 5.4 e di 5.9 alle 21.18, più intensa e duratura. La scossa registrata alle 23:42 è stata di magnitudo 4.6, secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica. L’epicentro è stato localizzato nella stessa zona delle scosse del pomeriggio e della sera. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli, si sono recati subito sul posto, per un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. Le cittadine più colpite, sembrano al momento, Tolentino e Ussita. E ora si tratta di una situazione di estrema gravità. Se il terremoto del 24 agosto aveva devastato, nelle Marche, l’area dell’Ascolano, ora è stata distrutta la parte del Maceratese che il sisma precedente aveva danneggiato seriamente ma in parte risparmiato. L’unica differenza è che per il momento non si segnalano vittime. Tuttavia, le persone da sfollare sono centinaia: solo a Camerino, 700 persone hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l’emergenza. Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell’area epicentrale, dove ci sono stati nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri. “Il centro di Visso non è più agibile”, ha dichiarato il sindaco, Giuliano Pazzaglini, facendo il punto sui danni del terremoto di ieri. “Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi – ha aggiunto – ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. E’ crollata una chiesa a Borgo Sant’Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni”. Anche da Ussita, fanno sapere che il paese non esiste più… “Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito”. Ha dichiarato il sindaco della cittadina, Giuliano Rinaldi, “Grazie a Dio siamo riusciti a portare in salvo le due anziane che erano rimaste intrappolate nella loro abitazione, la cui facciata è crollata con le scosse di terremoto: sono state portate via in ambulanza, ma dovrebbero essere in condizioni discrete”. A quanto risulta al sindaco non ci sarebbero feriti in paese. A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Comune. Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. Molti i crolli nel centro e nelle frazioni. Ora dunque, molte persone hanno paura di rientrare nelle proprie case, anche se non sembrano apparentemente danneggiate e ci si appresta ad affrontare una nuova pesantissima emergenza.

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