21 Mar 2013
Torna ALMODOVAR finalmente più leggero, forse un pò troppo…
(riverflash) – Oggi esce al cinema l’ultimo film di Pedro Almodovar (Calzada de Calatrava, 1951), il regista più popolare del cinema spagnolo, con la sua ultima fatica: “Gli Amanti Passeggeri“.
Amodovar ha portato il cinema iberico a livelli internazionali, vincendo un “Nastro d’Argento” e il “Davide di Donatello”, nel 1999 come miglior regista e nello stesso anno il premio per la miglior regia al festival di Cannes con il film “Tutto su mia madre“. Il film è un grande successo mondiale che gli varrà L’Oscar nel 2000 come “miglior film straniero”. Nel 2003 prende l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale con il film “Parla con lei“.
Senza rinunciare alla rappresentazione delle realtà marginali della società, caratteristica delle sue pellicole d’esordio, Almodóvar sviluppa oggi trame basate sulle passioni e i sentimenti, sempre più sofisticate e “colorate”, con un’abbondanza di elementi scandalistici e provocatori. Temi tipici del regista sono i rapporti fra donne, l’ambiguità sessuale, l’amore e la passione omossessuale (spesso trattata con tocco ironico ed autoironico), la critica alla religione.
Con “Amanti passeggeri” il regista ritorna a quel cinema più leggero ed ironico che lo aveva fatto conoscere ed apprezzare fuori dalla Spagna (ricordiamo “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”).
Il film è la storia di un gruppo di variopinti personaggi, che si trova in una situazione di pericolo in un aereo diretto a Città del Messico. Un guasto tecnico mette a rischio la vita delle persone che viaggiano sull’aereo della compagnia Península 2549. I piloti, professionisti esperti e pronti ad ogni evenienza, fanno il possibile per trovare una soluzione insieme ai loro colleghi del Centro di Controllo. Gli assistenti di volo e il commissario di bordo sono personaggi atipici e barocchi che di fronte al pericolo cercano di mettere da parte le loro personali vicissitudini e si impegnano anima e corpo al fine di garantire ai passeggeri il miglior viaggio possibile, in attesa che venga trovata una soluzione. La vita tra le nuvole continua ad essere complicata come lo è rasoterra e per le stesse ragioni che si riducono sostanzialmente a due: il sesso e la morte.
Tra rullaggio e decollo, si rimane un po’ sgomenti.
Il film, a nostro parere, sembra una versione spagnola della sit-com aeronautica “Piloti“, quella fatta di episodi brevissimi, di soli 5 minuti, conMax Tortora ed Enrico Bertolino che fanno (appunto) i piloti eGisella Burinato e Jessica Polskyche fanno le hostess.
Certo è tutto molto più bizzarro, molto più irriverente, molto più curato e molto più divertente. Ma l’impressione rimane, persiste.
I tanti singoli sketch che compongono il nuovo film di Almodovar, sono in generale divertenti, spesso molto divertenti. E più si tratta di cose “frocie”, più lo sono.
Però colpisce come sembri mancare l’amalgama, un quadro generale forte, una qualche struttura verticale che, oltre alla questione di un atterraggio di emergenza a lungo negato, tenga insieme e giustifichi, orienti la struttura frammentaria del film.
Poi, tra tequila e cocktail alla mescalina, e questioni di cazzi e pompini, amori persi ed altri nascenti, il fantasma della morte e la ultrasessuata esorcizzazione, ti metti a unire i puntini. E capisci dove il regista voglia arrivare, “atterrare”.
Capisci perché il volo che è teatro delle vicende de”Gli amanti passeggeri”, abbia come unica possibilità di salvezza la pista di un aeroporto fantasma, (in)utile cattedrale nel deserto nata dalla speculazione opportunista proprio di uno dei passeggeri.
Con “Gli amanti passeggeri” Pedro Almodovar ci richiama ad una leggerezza che potrebbe sembrare noncuranza o egoismo, ma guardando e riflettendo meglio, può trasmettere anche la voglia e la capacità di riappropriarsi, amorevolmente, di ciò che è nostro e ci è stato sottratto, di trasformare la minaccia di morte in possibilità di rinascita amorosa (e non), il torto in un vantaggio, di condividere con serenità ciò che di bello abbiamo.
Non è tanto, forse. Ma, guardando fuori dalla finestra, al panorama che ci circonda oggi, non appare nemmeno poco. E se lo si fa con il sorriso e regalando sorrisi, e con tanta irregolare sfrontatezza, il tutto è ancora più apprezzabile.
Perché se la commedia “almodovariana” degli anni Ottanta sentiva ancora alle spalle il fiato rancido del franchismo, oggi tutto quel che si può fare è sorridere, ignorare la paura e atterrare con gaia incoscienza verso il futuro.
USCITA CINEMA:
GENERE: Commedia
REGIA: Pedro Almodovar
SCENEGGIATURA: Pedro Almodovar
ATTORI:
Penélope Cruz, Javier Cámara, Antonio Banderas, Carlos Areces, Paz Vega, Raúl Arévalo, Blanca Suárez,Lola Dueñas, Cecilia Roth, José María Yazpik, Hugo Silva, Antonio de la Torre, Miguel Ángel Silvestre,Carmen Machi
lobo (AG-RF) – 21.03.2013
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Pubblicato il 09-04-2013 alle 06:57
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