3 Nov 2016
TERREMOTO: NUOVA SCOSSA QUESTA NOTTE NEL MACERATESE, MENTRE LA TERRA DAL SATELLITE, APPARE DEFORMATA
AG.RF.(MP).03.11.2016
“riverflash” – Non c’è pace per i terremotati: questa notte, oltre alle infinite scosse che si stanno susseguendo in Umbria e nelle Marche, stanotte c’è stata un’altra scossa di magnitudo 4,8 con epicentro nel maceratese. Attualmente vengono assistite circa 26mila persone e si stanno costruendo 50 campi che dovrebbero ospitare i container promessi da Matteo Renzi, Nel frattempo, dal satellite è stata individuata l’ampiezza della zona colpita dal sisma. L’area di Norcia si è spostata di 30 centimetri verso Ovest. Intanto dallo Stato 6 miliardi per ricostruzione e messa in sicurezza L’area dell’Italia centrale, deformata dai terremoti del 26 e del 30 ottobre, si estende per 600 chilometri quadrati. I dati emergono da una prima analisi di quanto osservato dal satellite radar Sentinel 1 del programma europeo Coperniucs ed elaborato dall’Ingv insieme all’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr). La zona, che si è abbassata di 70 cm, è di 130 km quadrati. Tuttavia, l’analisi dei dati del satellite è ancora in corso e il territorio colpito potrebbe alla fine rivelarsi più ampio. Sempre dalle immagini raccolte dal satellite emerge come l’area di Norcia si sarebbe spostata di 30 centimetri verso Ovest, mentre l’area di Montegallo di 40 centimetri verso Est. I nuovi dati indicano inoltre “significative deformazioni verticali”, di “almeno 60 centimetri” nell’area di Castelluccio e il sollevamento di circa 12 centimetri nell’area di Norcia. L’agenzia spaziale italiani e il Cnr rilevano infine che “è possibile che gli spostamenti rilevati siano sottostimati anche di un 30%, ma tali effetti saranno corretti grazie alle nuove acquisizioni già previste nei prossimi giorni”, quando dovrebbero arrivare anche i dati del satellite radar giapponese Alos 2. In questa “critica” situazione, dopo la visita del capo dello Stato, Matterella, che ha promesso che “tutto tornerà come prima”, lo Stato sta iniziando a fare i conti anche con il costo economico del sisma. Un portavoce del Ministero dell’Economia ha stimato che nel 2017 le pubbliche amministrazioni centrali e locali spenderanno per la messa in sicurezza del territorio e di edifici pubblici e per la ricostruzione successiva a eventi sismici circa 6 miliardi di euro. Oltre alle risorse stanziate con la manovra e con i decreti sul terremoto, nel conto della pubblica amministrazione per il 2017 già compaiono spese pubbliche per la ricostruzione e la messa in sicurezza stanziate a seguito di precedenti eventi sismici.