AG.RF.(redazione).01.04.2024
“riverflash” – Fantastico Sinner: scrive la storia del tennis italiano: ha battuto Dimitrov in finale (6-3 6.1), è diventato il n.2 al mondo, scavalcando Alcaraz. “Sono qui grazie al lavoro svolto, è bellissimo condividere tutto questo con voi. Mai nessun italiano era salito così in alto: “Ringrazio il mio team, abbiamo lavorato tanto e questa è la via per crescere e migliorare. Questi risultati è bellissimo condividerli con le persone con cui lavoro e con tutti quelli che mi seguono e che stanno imparando a conoscermi. Sto cercando di ripagare l’affetto che sento mi viene donato, Questo è un grande torneo, uno dei più importanti al mondo, lo avevo sfiorato già due volte, finalmente ce l’ho fatta a vincere qui a Miami”. Non era facile perché Dimitrov veniva da due imprese consecutive avendo battuto Alcaraz nei quarti e Zverev in semifinale ed è partito sicuro, ottenendo subito un primo game. La prima palla break è per il bulgaro che poteva contare sul tifo di gran parte dello stadio: Sinner non si scompone e con 2 vincenti prime palle, va avanti 0-30, conquistando due palle break sul 15-40 con un bel passante. La resistenza di Dimitrov dura poco, annulla la prima ma alla seconda si arrende al 2-1. Break consolidato per Sinner che perde il primo quindici con un dritto in corridoio, ma poi mette in serie quattro punti consecutivi e chiude con due ace. Da quando ha annullato la palla break, Jannik ha messo a segno 11 punti su 14. Sul 4-2 l’allievo di Cahill e Vagnozzi impone un ritmo alto e costringe all’errore il bulgaro ancora una volta costretto a salvarsi dal break (4-3). Non c’è scampo perô per l’uomo che ha riportato il rovescio a una mano in top 10: da 30-15 l’altoatesino piazza due risposte vincenti consecutive e guadagna altrettanti set point. Alla seconda chance chiude il parziale 6-3 in 42 minuti con un bellissimo passante da fondo. Nel secondo parziale Sinner cambia marcia nel 4° game, da 40-0 strappa il servizio a Dimitrov per poi consolidare 4-1. Ormai è una formalità, il ritmo e il peso della palla dell’altoatesino, la sua velocità minano la resistenza del miglior Dimitrov degli ultimi 7 anni, da quando a Cincinnati 2017 vinceva il primo e ultimo Masters 1000 della sua comunque fantastica carriera, tutta all’ombra dei Big3. Arriva ancora un break per il 5-1 e poi via, una formalità per chiudere 6-1. Emozionato e soddisfatto alla fine del match, si è così espresso con la sua solita modestia: Essere secondo nella classifica generale) significa molto per me, ma soprattutto è stata una grande prestazione, in quella semifinale e finale, che per me è più importante. Essere numero 2, è una sensazione incredibile . Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. Vengo da una famiglia molto normale. Mio padre lavora ancora, come anche mia madre. Per me, lo sport è una cosa, e la vita un’altra. Sono molto felice di essere in questa posizione. Mi sto godendo ogni momento. Questi sono giorni speciali per vincere un torneo. Non importa che tipo di torneo, è un giorno speciale. Significa molto per me”.
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