AG.RF 17.07.2014 (ore 23:34)
(riverflash) – Confronto oggi nella Sala del Cavaliere di Montecitorio tra la delegazione del PD, composta dal premier Matteo Renzi, dal vicesegretario Debora Serracchiani, da Alessandra Moretti e dal capogruppo alla Camera Roberto Speranza. Per il M5S i due capigruppo a Camera e Senato Paola Carinelli e Vito Petrocelli, più l’estensore del Democratellum, Danilo Toninelli, e Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera.
Al termine dell’incontro Di Maio ha dichiarato: “Oggi abbiamo incontrato il Pd. Lenti devo dire: hanno rimandato ad un altro tavolo… dopo 25 giorni di gestazione dal primo. Non gli lasceremo spazio per alibi o perdite di tempo. Dall’inzio della nostra esistenza abbiamo sempre detto “collaboriamo punto su punto” con chi ci sta. Sulle preferenze c’è stata un’apertura (che verificheremo eccome). Non siamo assolutamente d’accordo sul loro Senato non elettivo, ciò non vuol dire che non possiamo votare insieme l’abolizione dell’immunità parlamentare e gli altri punti esaminati al tavolo. Occhi puntati sul Senato dalla settimana prossima. Si vota per l’immunità parlamentare e vediamo se tengono fede agli impegni di fine tavolo”.
Possibilista Matteo Renzi: “Vogliamo tenerla aperta o no la discussione sulle riforme costituzionali e se sì quali sono i punti su cui voi non accettate totalmente nessun tipo di accordo?”. Poi ha affermato: “Non credo che siamo così lontani nel merito della riforma”.
Rivolto ai 5 Stelle, Matteo Renzi ha esternato: “Mettiamo per iscritto cosa può restare in piedi e non perdiamo neanche un minuto, in modo tale che se son rose fioriranno. Ma riconosco ai cinquestelle che sul ballottaggio c’è apertura. C’è lo scoglio preferenze che è molto forte. C’è lo scoglio di rappresentanza dei partiti piccoli”. Tutto sommato ottimismo dal Premier: “Tra la nostra proposta e la vostra non c’è il Rio della Amazzoni, c’è un ruscello che non è detto che riusciremo a colmare”.
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