(***) – AG.RF 23.07.2016
(riverflash) – Insieme per ricordare un atroce esecuzione di un cane. Angelo, il meticcio bianco torturato e impiccato da 4 ragazzi depravati a Sangineto, paesino della Calabria cosentina, non avrà probabilmente provato tanto amore nei suoi confronti nel corso della breve e sfortunata vita. La sera di giovedì 21 luglio c’era tanta gente a Sangineto per ricordare Angelo e per tenere rintanati come topi di fogna i 4 assassini. La Calabria per bene era presenta nella fiaccolata del 21 luglio, oltre a graditi ospiti quali Paolo Bernini, portavoce del M5S a Montecitorio, e la segretaria di Michaela Brambilla di Forza Italia. Non un evento politico, ma tanta emozione. Nella pagina Facebook «L’Urlo di Angelo» ci sono quasi 28.000 mi piace, a testimonianza dell’indignazione per il gesto orribile. Gruppi di animalisti al di fuori dall’Italia hanno fatto da eco di risonanza, a Roma le persone si sono riunite a piazza del Popolo e anche Genova ha ricordato la tragica fine di Angelo. Nel corteo di Sangineto c’era anche il sindaco Michele Guardia, ma non c’era la gente del paese. Serrande dei negozi abbassate, sguardi di diffidenza. I 4 mostri erano nascosti, solo contro chi è più debole di loro diventano tracotanti. Nel tentativo di coprire i loro 4 mostri Sangineto ha perso una seconda volta. I circa 300 dimostranti sono stati scortati da un cordone di carabinieri.
Meritano di essere menzionate tutte le associazioni scese in strada:
Ass. Anima Randagia (Catanzaro);
Lega Nazionale per la Difesa del Cane (Soverato);
Le Palle di Pelo (Siderno);
Cuore Randagio (Cetraro);
Navetta 102 (Scalea);
Mai da Soli (Lamezia Terme);
Ass. F.I.A. (Morano Calabro);
E.N.P.A. (Pizzo Calabro);
Croce del Sud (Rende);
Dog Italy (Amantea);
Animal Amnesty (Cosenza);
L.A.V. (Vibo Valentia);
Impronte del Cuore (Cosenza);
A.D.A. Un Mondo d’Aiuto (Praia a Mare);
Rifugio FATA (Lamezia Terme);
Gli Amici Zampeleste (Vibo Valentia);
E.N.P.A. (Castrovillari);
Razza Bastarda (Reggio Calabria);
A.I.C. Adottami in Calabria (Cosenza);
Facciamo Branco (Rossano);
Heidi una vita da cani (Rossano);
Animalisti Italiani (Reggio Calabria);
Anime Randagie (Bovalino);
Dammi una Zampa (Corigliano);
Oasi Rifugio (Crotone);
Battito Animale (Santa Sofia d’Epiro);
Adozioni Argo (Cirò Marina);
E.N.P.A. (Pizzo Calabro);
Ass. BIOS (Caraffa);
Ass. ARONNE (Agrigento).
Tanta solidarietà, ma per Angelo un rifugio non è stato trovato quando vagava nelle campagne cosentine. Le ASL calabresi dichiarano di non avere soldi per mantenere cani randagi e sui volontari grava il peso di mantenere i cani meno fortunati. Le ASL calabresi non hanno soldi per campagne di sterilizzazione e abbondano le cucciolate. Perché non hanno soldi queste problematiche ASL? Sarebbe ora che il randagismo fosse un problema nazionale, non regionale. Inammissibile che un cane calabrese muoia di stenti, mentre a nord del Po troverebbe cibo e un rifugio. Il ministero della Salute dovrebbe risolvere problemi, non scaricarli. La gente di Sangineto che ha abbassato le serrande dei negozi non dimostra la coscienza di chi ha orrore di vivere accanto a dei mostri e adesso attende che passi la nottata per tornare alla normalità. Una normalità che significa torturare e uccidere con crudeltà un animale inerme. Non c’erano moventi per massacrare Angelo, non è vero che avesse sbranato 2 capre. Il movente è crudeltà di chi è affetto da un disturbo mentale e vive in un luogo nel quale gode di protezione omertosa. Roberta Bruzzone, nota criminologa, ha affermato a proposito del delitto di Sangineto: “che paghino questi psicopatici per quello che hanno fatto”. Ora hanno torturato e ucciso un cane indifeso, poi passeranno ai bambini e agli anziani, perché se non hai rispetto per un cane, non lo avranno di certo per una persona.
Già, che paghino. Ma come? Il Codice Penale prevede una pena da 8 mesi a 2 anni di reclusione. Poco, considerando che i 4 sono incensurati, possono patteggiare la pena e tornare nelle loro famiglie. Per evitare che ripetano lo stesso delitto o peggio, se creeranno famiglie, serve che vengano spostati da Sangineto.
I mostri di Sangineto sono diventati adulti in un posto e in famiglie che hanno alterato il loro modo di agire. Per restituirli a una vita decorosa hanno bisogno delle REMS, che sono strutture residenziali sanitarie gestite dalla sanità territoriale in collaborazione con il Ministero della Giustizia, ove competente. Queste residenze garantiscono l’esecuzione della misura di sicurezza (detenzione) e, al tempo stesso, l’attivazione di percorsi terapeutico riabilitativi. Un lungo soggiorno in REMS, lontani dalle famiglie d’origine potrebbe riportarli alla ragione. Basta applicare la Legge 30 maggio 2014 n.81, che ha portato alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e alla contestuale attivazione delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza). La durata del soggiorno è stabilita dai medici psichiatri che li hanno in cura.
La speranza è che il giudice trovi una strada per allontanarli da Sangineto. Un provvedimento che serve alla memoria di Angelo, che serve alla Calabria per bene che è scesa in piazza e che serve proprio ai 4 psicopatici per guarire e ritrovare dignità.
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Riccardo dice:
Pubblicato il 26-07-2016 alle 17:59
IN ONORE DI ANGELO
Questo video è costato tante lacrime e tanta sofferenza .
Ma è un tributo alla memoria di Angelo .
In Suo onore .
E in ricordo di tutte le vittime dei soprusi umani .
Lacrime di rabbia e di disperazione che non si possono trattenere di fronte a una violenza di questa portata.
Un gesto inqualificabile che denota la totale assenza di “Anima” da parte di chi lo ha compiuto .
Si tratta infatti di autentici “delinquenti” che in futuro saranno sicuramente in grado di reiterare la loro macabra follia su altri
malcapitati , siano essi umani o non umani .
Possiamo tranquillamente definire questa gentaglia dei “vuoti a perdere” .
VUOTI nel cuore e PERSI nella loro palese IGNORANZA .
E sono proprio queste lacrime , insieme all’indignazione di noi tutti , in tutta Italia, che non dovranno mai farci abbassare la guardia ; lacrime per NON
dimenticare MAI questo vergognoso ed inaudito gesto di violenza .
Affinchè si vada sino in fondo nel perseguire penalmente questi 4 DELINQUENTI .
E senza nessuno sconto .
Sono 4 falliti .
VOGLIAMO UNA PENA ESEMPLARE PER CODESTI INDIVIDUI .
VOGLIAMO CHE LA LORO VITA SIA ROVINATA PER SEMPRE .
NON VOGLIAMO SENTIR PARLARE DI RAVVEDIMENTI O PEGGIO DI REINSERIMENTI .
NE’ TANTOMENO DI PENTIMENTI .
Hanno spezzato la Vita di un radioso Diamante .
Hanno soffocato il Suo “respiro di Amore” .
MERITANO OGNI MALE .
MERITANO IL PEGGIO DEL PEGGIO.
DEVONO PAGARE IN MODO “ESEMPLARE” .
Siamo consapevoli che la disperazione per aver perso il “NOSTRO” amato Angelo ci accompagnerà per il resto dei nostri giorni , ma auspichiamo con fermezza e
determinazione che la Sua memoria , il Suo ricordo , vivo e luminoso , dovrà diventare un incubo per questi 4 “pseudo-uomini” .
Grazie a tutti coloro che non DIMENTICHERANNO .
Grazie a tutti coloro che vivranno i giorni a venire con la “frenesia” di vedere finalmente , e per una volta , CONDANNATI in modo
ESEMPLARE i responsabili di questo gesto atroce .
Chiediamo tutti perdono ad Angelo, ed è questo l’UNICO perdono di cui vogliamo sentir parlare .
Riccardo Manca
#UnitiperAngelo
#PenaEsemplare
Questo video ha fatto da “colonna sonora” all’evento di Roma che si è svolto in contemporanea con quello di SANGINETO ( CS ) il 21/7/2016 ( Piazza del Popolo ) :
UNITI PER ANGELO – Anche Roma URLA
http://www.youreporter.it/video_IN_ONORE_DI_ANGELO_2