di Martina Eletti (AG.RF 06.04.2016) ore 13:24
(riverflash) – In un Paese in cui la crisi non accenna a diminuire e a attanagliare la popolazione, si sviluppa sempre più repentinamente quello che possiamo definire come un vero e proprio “fenomeno della compravendita e baratto online”.
Non troviamo ormai soltanto negozi sul Web che invitano sempre più persone ad acquistare comodamente da casa con un semplice click, ma se si osserva accuratamente è possibile visitare dei siti che si occupano di promuovere il baratto degli oggetti più diversi fra singoli o gruppi di persone interessate.
Niente soldi dunque, ma veri e propri scambi commerciali che fanno subito pensare a quanto avveniva fra le popolazioni dell’antichità.
Si tratta di un tentato ritorno alle origini quindi?
Non è propriamente così infatti lo “swapping”, termine che deriva da “swap” letteralmente “scambio”, deve la sua diffusione agli strumenti tecnologici più in voga di oggi come le applicazioni per cellulari in modo tale che chiunque in qualsiasi momento possa connettersi e scambiare i beni più svariati.
Questo tipo di baratto non è solo una moda ma anche un sistema pratico e comodo per evitare sprechi di prodotti che magari non servono più a chi li dà via ma che possono essere riutilizzati sempre.
E-barty.it, scambioscambio.it, Reoose, Swap party, sono solo alcuni nomi dei siti più noti in cui poter praticare gli scambi senza contare le numerose comunità nate su Facebook a cui hanno aderito moltissimi utenti.
Ecco come poter risparmiare quindi in modo semplice senza dover rinunciare allo shopping e soprattutto senza doversi disfare necessariamente di quello che si possiede.
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