AG.RF.(MP).24.01.2016
“riverflash” – Erano tanti al Pantheon ieri, al grido di “Svegliati Italia”, per sollecitare il ddl Cirinnà sulle unioni civili, senza mediazioni sulla stepchild adoption, che penalizzerebbe la possibilità di adozioni. La manifestazione si è svolta in contemporanea con altre 12 città italiane, dove, dopo aver sincronizzato gli orologi, migliaia di cittadini, hanno chiesto a gran voce, il riconoscimento dei diritti per le famiglie “arcobaleno” e l’hanno fatto quindi, sventolando migliaia di bandiere colorate. C’erano anche tanti cartelli e striscioni, per far capire al governo che “i diritti non sono capricci”, “no alle mediazioni”, “si lo voglio”… per far sì che venga accelerato il ddl Crinna’ e mettere fine, attraverso il giusto riconoscimento, alla mancanza di chiarezza, circa i diritti delle coppie gay e alla loro possibile adozione di figli. La manifestazione, che si è svolta in piazza della Rotonda, è stata organizzata da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno e Gay Center ed erano presenti anche alcuni politici, tra i quali Matteo Orfini, Stefano Fassina e Loredana De Petris. Ma erano presenti anche coppie eterosessuali con bambini, scese in piazza, per dare più “forza” ai manifestanti e chiedere parità di diritti, “come atto civile”, hanno dichiarato alcune coppie intervistate “Cisembra una cosa civile, ci piace pensare di vivere in un Paese dove le persone si possano amare come vogliono, indipendentemente dal sesso. E’ una questione di civiltà e di democrazia: ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole, a patto che non danneggi altre persone”. Concetto rafforzato da una coppia “arcobaleno”, due lui, uno italiano, l’altro francese, il quale ha spiegato che nella sua nazione, una persona gay può avere tutti i diritti di matrimonio, di riconoscimento della coppia, di riconoscimento dal punto di vista fiscale, sociale. Puà avere accesso a tutti i diritti che hanno tutte le coppie eterosessuali in Italia ma che non hanno le coppie omosessuali”. E oltre a queste esternazioni, anche molti politici hanno apertamente manifestato a favore del ddl Crinnà, con diversi twittwer sui social network.
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