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SULL’ORLO DELLA SCONFITTA L’INTER TROVA LA FORZA DI PAREGGIARE 3-3 CON IL VERONA

toni e kondogbiaAG.RF 08.02.2016

(riverflash) – Quando mancava mezz’ora alla fine dell’incontro l’Inter era sotto di due gol. Il Verona, ultimo in classifica, aveva trovato modo di segnare di testa su azione da palla da fermo. Una grande rimonta nerazzurra ha permesso di artigliare un rocambolesco pareggio, che lascia tuttavia l’amaro in bocca. Una sorta di addio alla corsa scudetto.

Al Bentegodi maglia bianca per i nerazzurri che in difesa, al posto dello squalificato Miranda schierano sul centrosinistra della linea difensiva Juan Jesus. Con lui, Murillo, Nagatomo e Telles. A centrocampo con Brozovic e Kondogbia, c’è Felipe Melo e infine il tridente d’attacco con Eder, Icardi e Palacio. Il Verona rispondeva con un classico 4-4-2, con Pisano e Albertazzi esterni di una difesa imperniata su Helander e Moras. A centrocampo Wszolek a destra e Fares a sinistra hanno licenza di avanzare, mentre Marrone e Ionita sono i mediani. In attacco Pazzini e Luca Toni sono il doppio centravanti.

I nerazzurri partono forte e dopo sette minuti sfiorano il gol con Palacio. Lo scambio con Icardi si conclude con un vero e proprio miracolo di Gollini. È il preludio alla rete di Murillo dall’angolo il colombiano stacca di testa e insacca. In dieci minuti l’uno due dei padroni di casa sempre su palla inattiva. Il primo è un angolo trasformato da Helander, il secondo un calcio di punizione che viene girato in rete di testa da Pisano. L’Inter incassa e riparte sfiorando la rete con una demivolée di Brozovic da fuori area. La palla esce di pochissimo con il calorosissimo tifo dell’Hellas ammutolito per l’occasione. Al trentottesimo buon lavoro dalla destra di Nagatomo che pesca Icardi solo sul secondo palo. Il centravanti è sbilanciato ma prova lo stesso a cercare l’assist. Il suo destro viene rimpallato da Pisano.

Il secondo tempo inizia con Perisic al posto di Melo e i ragazzi di Mancini che si posizionano con un quattro quattro due. Palacio alto a destra ed Eder seconda punta. L’Inter riparte forte proprio con l’argentino che semina il panico lungo la sua laterale; al minuto due Gollini è bravo a sventare un suo cross basso. Un minuto dopo, Kondogbia calcia fortissimo ma centrale, Icardi non riesce a deviare in rete. Ma quando tutto sembra girare in favore dell’Inter, arriva il terzo cross e la terza rete del Verona. Questa volta il marcatore è Ionita. I gialloblù e i suoi tifosi si esaltano, Icardi li punisce. La decima rete della punta nerazzurra è una felice intuizione di Perisic che sulla linea dell’offside serve un pallone centrale per il piattone di Maurito. Due a tre. L’Hellas sbanda e Palacio sfiora la rete del pareggio nel corso di un batti e ribatti in area piccola. Gollini semplicemente miracoloso. La partita si stabilizza su questo canovaccio: l’Inter che attacca e l’Hellas che prova a ripartire. All’ottantesimo Palacio, ancora straordinario sulla destra, mette in mezzo. Non ci arriva Icardi ma Perisic trova finalmente la rete del pareggio. C’è ancora il tempo per Gollini di guadagnare il titolo di migliore in campo. Mancini punta tutto sui tre punti e Biabiany entra al posto di Telles in posizione di esterno difensivo. Ma purtroppo succede poco o niente.

VERONA-INTER: 3-3 (2-1)

Reti di Murillo (I) al 8′, Helander (V) al 13′, E.Pisano (V) al 16′, Ionita (V) al 57′, Icardi (I) al 61′, Perisic (I) al 78′

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