19 Mar 2015
SUCCESSO DELLA SERATA «NERUDA» ALLO SPAZIO ALFIERI DI FIRENZE
di Marino Demata (rivegauche-artecinema)
AG.RF 19.03.2015 (ore 00:33)
(riverflash) – Successo di pubblico e grande consenso sulla qualità dei due film proiettati ieri sera allo Spazio Alfieri di Firenze. La rassegna sul Nuovo Cinema Latino Americano non poteva iniziare in modo migliore. Malgrado la serata fredda e molto piovosa e varie altre concomitanze, la fila al botteghino fin da mezzora prima dell’inizio della prima proiezione lasciava presagire un chiaro successo. Addirittura più marcata la presenza di pubblico per la prima proiezione, quella relativa a “Neruda, morte di un poeta”, il film-inchiesta del giovane regista Basoalto.
Il film è stato preceduto da un breve saluto da parte del Direttore dello Spazio Alfieri e dalla illustrazione delle caratteristiche dell’intero ciclo da parte del Presidente della “Rive Gauche – ArteCinema”, Marino Demata. La parola è quindi passata alla prof. Martha Canfield, che ha illustrato alla attenta platea le intenzioni del regista Basoalto nel celebrare la morte e i funerali di Neruda come primo esempio di spontanea manifestazione di opposizione al regime di Pinochet. Con la proiezione del film siamo dunque entrati nel vivo della “serata Neruda”, soprattutto allorchè i passaggi più toccanti della pellicola hanno colpito vivamente gli spettatori.
Mafrtha Canfield è ritornata sulle caratteristiche della serata dedicata a Neruda nella sua introduzione al secondo film della rassegna, Ardiente paciencia di Antonio Skarmeta, una piece teatrale lungamente smarrita e poi ritrovata in un antico museo teatrale di Berlino. Dal testo teatrale si è passati al film Ardiente paciencia” e poi al romanzo, “El cartero de Neruda” e poi infine al film italiano del 1994 “Il postino” diretto da Michael Radford con la collaborazione del compianto Massimo Troisi. Una storia dunque che è essa stessa un romanzo! Ma la versione cilena a cui abbiamo assistito ieri è risultata molto diversa da quella relativa a “Il postino”, anche se non mancano tratti in comune. In particolare è apparso più marcato il carattere politico-polemico che è al centro del film, che si conclude appunto con l’avvento del colpo di Stato e il trasporto di un Neruda stanco, malato e sfiduciato all’ospedale di Santiago, scortato dagli scherani del regime.
Vogliamo provare ad individuare i due momenti che sono a noi apparsi più significativi nei due film su Neruda di ieri sera?
Per “Neruda, morte di un poeta” riteniamo che il discorso della moglie di Neruda, Matilde Urrutia, dopo la morte e il funerale del Poeta sia uno dei momenti topici del film, poiché appare in tutta la sua grandezza la forte personalità del personaggio femminile, capace di incarnare con fierezza il ruolo di compagna del grande Poeta. Colpisce in particolare l’affermazione che Neruda era un uomo allegro e pieno di vita, che mai avrebbe approvato , dice Matilde Urrutia, ritualità come il solito minuto di silenzio e raccoglimento. In luogo di questo Matilde invita la folla che si è riunita spontanea al funerale di Neruda a salutarlo con un lungo scrosciante applauso, rivendicando a sé il ruolo di compagna che vuole proseguire le lotte del proprio marito.
Per il film “Ardiente paciencia” ci ha colpito in particolare il modo con il quale è stata vissuta la notizia del colpo di Stato all’Isla Negra, nel piccolo e sperduto Paese ove il Poeta amava rifugiarsi. Noi eravamo abituati ad osservare le vicende del colpo di Stato, attraverso i filmati dell’epoca e i documenti, così come erano stati vissuti nella Capitale del Cile. Per la prima volta il punto di osservazione è cambiato. Skarmeta ci mostra la parte politicamente più consapevole di Isla Negra che apprende in tempo reale, attraverso le radioline le vicende del colpo di Stato e coglie la consapevolezza della tragedia che si sta consumando a Santiago attraverso la musica del regime che le radio trasmettono incessantemente. Un punto di osservazione periferico che rappresenta una importante novità introdotta dall’autore-regista, funzionale all’intera drammatica parte finale del film.
Si prosegue con la rassegna del Nuovo Cinema Latino americano lunedi prossimo 23 marzo con due film molto diversi tra loro che cu mostreranno due anime diverse del grande continente dell’America del Sud: “Dias de vinhilo” e “El diario de Bucaramanga”. Due film recentissimi della nuova cinematografia dell’America latina.
Fonte: rivegauche-artecinema