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STRESS TEST EUROPEI: PROMOSSE 4 BANCHE ITALIANE SU 5. BOCCIATA MPS

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AG.RF.(MP).30.07.2016

“riverflash” – Quattro delle cinque principali banche italiane hanno passato “l’esame” degli stress test. A comunicarlo è stata la Banca d’Italia. Per UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e Ubi Banca, l’impatto ponderato sul capitale (Cet1) derivante dallo scenario avverso è pari a 3,2 punti percentuali a fronte del 3,8 per cento della media del campione Eba. Mps invece, si è rivelata la peggiore tra le 51 banche europee coinvolte nella nuova verifica sulla solidità patrimoniale: se si realizzasse lo scenario economico avverso definito dall’Eba (l’ente bancario europeo) per gli stress test 2016, il cet1 del Monte dei Paschi di Siena passerebbe da un cet1 nel 2015 del 12,01% a un cet1 a -2,23% nel 2018. Se si tiene conto delle nuove misure regolamentari che entreranno definitivamente in vigore entro il 2019 arriverebbe a -2,44%. Tra i 51 istituti sottoposti dall’eba allo stress test, Mps è la banca che evidenzia la situazione peggiore con un cet1 in caduta del 14,23% (di 14,51% se si tiene conto delle misure regolamentari al 2019). In generale, le banche italiane vanno meglio della media europea e nel loro insieme hanno superato l’esame. “Gli stress test mostrano i benefici del rafforzamento di capitale fatto sino ad ora che si riflettono nella resistenza del sistema bancario europeo a un grave shock”. A parlare è stato Andrea Enria, alla guida dell’Eba,  intervenuto alla presentazione a Londra dei risultati dello stress test su 51 istituti europei. Tuttavia,il quadro non offre “un certificato di buona salute” e “c’è ancora del lavoro da fare”. Il giudizio della Bce è stato positivo: “Le banche dell’Eurozona, nel corso degli stress test condotti dall’Eba, hanno mostrato una maggiore capacità di assorbire shock economici rispetto all’esercizio condotto nel 2014. I risultati dimostrano che le banche dell’area dell’euro sono diventate più resistenti e le attese in termini di richieste di capitale di vigilanza resteranno nel complesso stabili rispetto al 2015”.

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