STRAGE JIHADISTA NELLO YEMEN, UCCISI NELLE MOSCHEE 142 SCIITI

AG.RF 21.03.2015 (ore 08:52)

(riverflash) – Una strage nello Yemen. Un commando kamikaze ha colpito due moschee nel giorno della preghiera, quando c’è il massimo affollamento. Il commando suicida è entrato nelle moschee di Badr e Hashoush dove si sono fatti esplodere. La gente, terrorizzata si è affollata verso le uscite dove erano attesi da altre esplosioni. Ai primi soccorritori lo spettacolo raccapricciante di corpi dilaniati. La strage ha provocato la morte di 142 persone, tutti fedeli Houthi, un gruppo sciita nato negli anni ’90 nel nord-ovest del Paese, e appartengono ad una variante minoritaria dello sciismo, gli Zaydi, accusati dai sunniti di essere appoggiati dall’Iran. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo jihadista Wilayat al Yemen con un comunicato raccapricciante, dove viene affermato con orgoglio di aver raccolto le teste degli imam sciiti: “I cinque cavalieri del martirio armati di cintura esplosiva hanno colpito quattro covi degli houthi a Sana’a e uno a Saada”.

Lo Yemen, uno dei paesi più poveri del mondo, nel maggio 1990 si è riunificato dopo essere stato diviso tra il nord conservatore e il sud comunista. Adesso di nuovo contrasti tra sciiti e sunniti, con gli Houthi che si sono impossessati del palazzo presidenziale a Sana’a e le forze governative che risalgono la penisola yemenita partendo da sud, per ripristinare alla guida dell’intero Paese Abd Rabdu Mansour Hadi, riconosciuto dall’ONU, che si era rifugiato ad Aden.