AG.RF 19.06.2016
(riverflash) – Il Kenya non è la Francia, da cui ogni notizia rimbalza sui canali tv e le agenzie di stampa di tutto il mondo. Chi vive nelle zone d’ombra spesso non fa sentire agli altri della Terra il proprio grido di dolore. Ieri 152 studenti sono stati assassinati in Kenya, nella città universitaria di Garissa. Il massacro è stato attribuito al gruppo terroristico Al Shabaab, da tempo messo al bando dalle milizie governative di Nairobi. Si tratta dello stesso gruppo terroristico autore della strage al centro commerciale Westgate nel settembre 2013, dove morirono 67 persone. Al Shabaab è un gruppo terroristico di origini somale e Garissa dista solo 150 chilometri dal confine con la Somalia.
L’attacco è avvenuto giovedì mattina e le vittime sono di religione cristiana. Al momento dell’irruzione un gruppo di studenti è stato preso in ostaggio. Le notizie erano confuse. Il ministro degli Interni kenyano, Joseph Nkaissery, aveva dichiarato che stavano cercando di liberare gli ostaggi, mentre la Croce Rossa già parlava di 17 morti.
L’attacco è iniziato alle 5:30 della mattina. Il commando ha ucciso per prime le guardie, poi ha puntato le stanze degli studenti, sparando all’impazzata. La maggior parte delle 147 vittime è morta in seguito a ferite da arma da fuoco. Il bilancio parla di 152 morti tra gli studenti, a cui va aggiunta l’uccisione di 3 poliziotti e di 3 guardie giurate.
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