AG.RF.(redazione).09.04.2014
“riverflash” – Se il giudice sportivo Tosel voleva trovare un po’ di notorietà, non poteva farlo in modo migliore. La squalifica di 4 giornate (3 per la manata ad Astori in occasione di Roma Cagliari e 1 per l’ammonizione sotto diffida rimediata nella stessa partita) inflitta a Mattia Destro, crea un precedente (mai visto) nella giustizia sportiva e fa letteralmente impazzire il popolo giallorosso che, attraverso i network, sfoga tutta la sua rabbia per quella che ritengono essere “una grande ingiustizia”. Perché? Perché la “stangata” inflitta alla Roma ha, secondo i suoi tifosi, il sapore di vero e proprio sopruso: il giudice infatti ha utilizzato la prova televisiva (quella che viene utilizzata per gli episodi violenti che accadano in una zona del campo lontana dall’arbitro…. ma l’arbitro era proprio lì davanti……..) e non la moviola, come solitamente si fa, per punire Mattia Destro, dopo che l’arbitro in campo non aveva preso provvedimenti in merito (se non una semplice ammonizione), affermando di non essersi accorto dell’episodio. Ma non è questo il punto: il popolo giallorosso per tutto il pomeriggio di ieri ha fatto rimbalzare sui network, senza mezzi termini, i commenti e le opinioni di chi è convinto di aver subito un grave torto: “quando viene deciso di applicare la prova tv, perché questa vale in particolar modo per i giocatori della Roma (vedi anche De Rossi fermato per 4 giornate per una gomitata in occasione di Roma Inter) e non per tutti gli altri?” “Hanno voluto fermare il suo giocatore migliore”, “evidentemente stavamo andando troppo bene e cominciavamo a dare fastidio a qualcuno”, “Tosel ha cercato e ottenuto il suo momento di gloria”: sono queste le frasi maggiormente ricorrenti su facebook dei tifosi “avvelenati” contro colui che ha fatto un uso “singolare” della giustizia sportiva. Perché le regole della giustizia sportiva, visto che esistono, devono essere applicate, ma occorre chiarire bene l’interpretazione di esse, ora lasciata al giudice sportivo, il quale prende la decisone finale, creando inevitabilmente due pesi e due misure. I casi allora sono due: o si cambiano le regole (quante volte si è parlato di mettere la moviola in campo) o si stabilisce una “comune” linea di comportamento nell’interpretazione delle stesse….. La Roma ieri ha commentato il provvedimento, attraverso le parole del suo dg Mauro Baldissoni che si è dichiarato preoccupato per la piega che sta prendendo la giustizia sportiva: “siamo alla deriva, abbiamo fatto ricorso, speriamo in uno sconto della pena” ma ha anche lasciato intendere chiaramente che la situazione sta diventando pesante perché sta nascendo la convinzione che “il giudice sportivo sia pronto a bacchettare sempre e solo in un’unica direzione: comincia a diventare fastidiosa la sensazione di essere troppo spesso dietro la lavagna, e ancor di più di esserci da soli, quando appunto veniamo puniti per situazioni che potrebbero riguardare mille altri episodi di altre squadre”. Dunque la Roma, al di là delle polemiche, proprio nel momento in cui stava tentando una non tanto “impossibile” rimonta sulla Juve,….. si trova ora privata del suo uomo migliore, quello che era stato capace di segnare 13 gol in 11 partite giocate e ora dovrà tirar fuori ulteriormente tutto il suo carattere per proseguire la sua marcia verso la conquista del secondo posto…. (quello che garantirebbe l’accesso diretto alla Champion), perché è fin troppo evidente….. che arrivare primi era e ora maggiormente lo è (per vari motivi….), “una mission impossibile”……
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