22 Ott 2016
Speciale 11ma Festa del Cinema di Roma – mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre (DAY 7&8)
Imperdibile l’incontro con Meryl Streep ma anche il nuovo cinema argentino e tedesco
Per la Selezione Ufficiale quello annunciato come uno scoop invece non ha entusiasmato sia la critica che il pubblico. MARIA PER ROMA di e con Karen Di Porto tra | Le voci del domani |. Un’altra storia ambientata nella Capitale alla deriva. Il fallimento dei suoi sogni la costringerà a abbandonare la sua passione. Un finale amaro che rappresenta la realtà dei giovani d’oggi. Gli altri film presentati provengono in maggioranza dall’Europa. Il primo del belga Stephan Streker NOCES / A WEDDING affronta ancora una volta le
diversità fra il mondo occidentale e mussulmano nel contesto europeo. Le tradizioni sono una crosta culturale che nemmeno il rapporto parentale fraterno riesce a scalfire. Peccato che la giovane interprete vittima di questo dramma culturale non sia all’altezza. Dalla Francia invece una storia ambientata in Messico sulla ricucitura dei rapporti tra un anziano padre e la giovane figlia.
LA CAJA VACÍA / THE EMPTY BOX di e
con Claudia Sainte-Luce. In un ambiente povero e rarefatto si svolge il miracolo del perdonarsi. Dopo lo strepitoso incontro l’altrettanto spumeggiante film di Stephen Frears FLORENCE FOSTER JENKINS con Meryl Streep, Hugh Grant, ed un divertente Simon Helberg pianista squattrinato che godrà i favori della mecenate con la passione per il canto
purtroppo senza talento. Due grandi attori che si divertono nei ruoli loro imposti. L’ultimo dei film europei è l’unico che si salva e rappresenta il nuovo cinema tedesco.
Gordian Maugg con il suo FRITZ LANG volge sapientemente il suo sguardo al cineasta austriaco utilizzando filmati dell’epoca insieme ascene in bianco e nero con Heino Ferch nella sobria versione del regista genio, egocentrico maniaco del sesso e sadico. Le tematiche temporali trattate in alternanza non lasciano spazio all’occhio avido dello spettatore. Un Fritz Lang che indaga il “Demone” che è in ognuno di noi e in lui stesso. Il film mozzafiato da delitto perfetto è AL FINAL DEL TÚNEL
dell’argentino Rodrigo Grande. Il regista non lascia spazio a dubbi dello spettatore in un gran finale inaspettato. Lascia perplessa la volontà ferrea del protagonista Joaquín, un uomo sulla sedia a rotelle che gli permette l’impossibile. Ma questo è anche il
fascino del cinema. Invece da Hong Kong un deludente Tung-Shing ‘Derek’ Yee conSAN SHAO YE DE JIAN / SWORD MASTER in 3D. Un soggetto di cappa e spada e rocamboleschi combattimenti con una storia fantasiosa asservita alle acrobazie dei funamboli.