11 Ott 2016
Speciale 11ma Festa del Cinema di Roma – martedì 11 ottobre (DAY -2)
Da oggi la preapertura con PIF ed INFERNO, giovedì Antonio Monda alla prova del suo secondo anno di direzione artistica
dall’Auditorium Parco della Musica di Roma Luigi Noera – Foto per gentile concessione della Festa del Cinema di Roma
Iniziamo da un breve omaggio al Maestro A. Wajda del quale sarà presentato il suo ultimo film AfterImage e che come sappiamo è scomparso l’altro ieri: Ciao Maestro ci rivedremo lassù! Avremmo voluto incontrarti a Roma . . .
Ma adesso I NUMERI DELL’UNDICESIMA EDIZIONE: 44 film di cui 11 documentari nella Selezione Ufficiale, compresi 4 “Tutti ne parlano” e 3 in collaborazione con Alice nella città, ma anche 4 Eventi Speciali e 13 incontri oltre a 3 retrospettive e 10 omaggi. Sono 26 i Paesi partecipanti nella Selezione Ufficiale: Argentina, Austria, Australia, Belgio, Canada, Colombia, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Iran, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Messico, Mongolia, Pakistan, Palestina, Perù, Polonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svizzera.
INCONTRI RAVVICINATI spazio dedicato agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura tra i quali Tom Hanks, vincitore di due Oscar® per Philadelphia e Forrest Gump, protagonista di tre decenni di grande cinema e di film di straordinario successo come Salvate il soldato Ryan, Cast Away, Apollo 13, Il codice da Vinci fino a Il ponte delle spie, il quale riceverà il Premio alla Carriera.
In occasione della cerimonia di premiazione ci sarà un incontro con Antonio Monda, nel corso del quale saranno mostrate sequenze dei suoi film e la clip di una pellicola particolarmente amata da Hanks. Il giorno successivo avrà inizio una retrospettiva di quindici film, nella quale saranno mostrati anche i suoi lavori da regista. “Considero Tom Hanks uno dei più grandi attori di tutti i tempi – dichiara Monda – per la versatilità con cui sa spaziare dal dramma alla commedia, e per la finezza psicologica con cui riesce a immortalare personaggi che rimarranno per sempre nel nostro immaginario. Il suo straordinario talento e la profonda umanità ne fanno un attore classico e sempre moderno: i suoi film e le sue interpretazioni non invecchieranno mai”. Ma anche il ritorno di Meryl Streep, premiata tre volte dall’Academy per Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie e The Iron Lady, interprete di eccezionale talento per registi come Fred Zinnemann, Woody Allen, Sydney Pollack, Robert Zemeckis e Clint Eastwood, fra gli altri, parlerà agli spettatori delle grandi attrici italiane che l’hanno influenzata, Silvana Mangano su tutte.
La Festa ospita non solo divi della settima arte, ma anche rappresentanti del mondo della scrittura come David Mamet, premio Pulitzer per la pièce “Glengarry Glen Ross”, autore de La casa dei giochi e Il colpo, sceneggiatore di decine di film fra cui Gli intoccabili di Brian De Palma e Hannibal di Ridley Scott. Mamet sarà al centro di un incontro con il pubblico nel suo duplice ruolo di regista e scrittore per il cinema. Sempre dal mondo della scrittura Don DeLillo, figura centrale della narrativa postmoderna americana, acuto osservatore delle trasformazioni che attraversano la società statunitense, racconterà del rapporto fra cinema e letteratura, e della sua passione per Michelangelo Antonioni. La Festa non disdegna anche un artista come Daniel Libeskind, protagonista dell’architettura decostruttivista, che ha firmato il Jüdisches Museum di Berlino ed è l’autore del progetto per la ricostruzione del World Trade Center di New York. Libeskind discuterà del rapporto tra la settima arte e l’architettura e del suo amore per il cinema di Paolo Sorrentino.
RETROSPETTIVE Oltre alla già citata rassegna sul miglior cinema di Tom Hanks, ci saranno altre due retrospettive, anch’esse a cura di Mario Sesti: la prima dedicata a Valerio Zurlini e la seconda che, a ridosso delle elezioni presidenziali, avrà per tema la politica americana con quindici film, da John Ford e Frank Capra a Steven Spielberg.
OMAGGI Un omaggio speciale sarà dedicato a Luigi Comencini, del quale ricorre il centesimo anniversario della nascita. Pe r questo è prevista una mostra di cinquanta fotografie scattate dal regista, un ricordo per bocca delle figlie la proiezione dopo il restauro di uno dei suoi capolavori, Le avventure di Pinocchio. Saranno inoltre presentati il restauro di Queimada, come omaggio a Gillo Pontecorvo nel decimo anniversario della sua morte, e L’Armata Brancaleone, di cui ricorre il cinquantenario dell’uscita.
CONVEGNI L’undicesima edizione della Festa ospiterà tra gli altri un convegno internazionale sul ruolo della critica: fra i protagonisti, il critico del “New York Times”, A. O. Scott.
LA FESTA INVADE LA CITTÀ L’Auditorium Parco della Musica è il fulcro della Festa del Cinema dal 2006 con il red carpet e le sale di proiezione. Come ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi della Capitale: si partirà dal Villaggio del Cinema – nel quale sarà allestita una tensostruttura di circa ottocento posti – e si arriverà alle sale in città, dal centro alla periferia. La Festa avrà inoltre luogo presso le strutture culturali più importanti della Capitale e disporrà di uno speciale red carpet in via Condotti, in collaborazione con l’omonima associazione. Insieme alla Selezione Ufficiale, le Retrospettive, gli Omaggi e gli Incontri Ravvicinati, ci sarà anche una fascia denominata Tutti ne parlano, nella quale saranno proiettati alcuni tra i migliori film presentati in altri Festival che non sono stati ancora distribuiti in Italia. Anche quest’anno le due parole chiave alle quali la Direzione artistica si è ispirata sono state qualità e varietà. E’ questo un banco di prova per Antonio Monda sebbene la presenza degli Studios sia massiccia. Dispiace però che non sia stata prevista una giuria popolare di cinefili e la reintroduzione del premio Marco Aurelio.
In questa nuova edizione è possibile tracciare alcune linee guide relative a temi di grandissima attualità, come ad esempio la politica americana, a cui è dedicata un’ampia retrospettiva, e la precarietà del posto di lavoro, argomento che domina i tre film italiani proposti nella selezione ufficiale sui 44 complessivi.
Una particolare attenzione è stata riservata al cinema messicano che insieme a quello rumeno è tra i più vitali dell’intero pianeta secondo il parere di Monda e mostrando generi e linguaggi differenti. Ci saranno poi collegamenti e dialoghi nella programmazione: al film Fritz Lang, presentato in Selezione Ufficiale, è stato affiancato M, il capolavoro del regista, e al recente e potentissimo Birth of a Nation, di Nate Parker, parimenti è stato affiancato, nella retrospettiva sulla politica americana, il film omonimo di Griffith del 1915: Parker ha usato volutamente lo stesso titolo, proprio per segnare una strada diversa da quella pellicola, fondamentale sul piano del linguaggio quanto ripugnante su quello dei contenuti.
Non esiste quindi una gradazione di importanza tra la Selezione Ufficiale, le Retrospettive, gli Incontri Ravvicinati, gli Omaggi e gli altri eventi della Festa. E non dimentico mai che la magia del cinema nasce dal condividere un’emozione all’interno di uno spazio costruito su due poli complementari e antitetici: da un lato il grande schermo luminoso, dall’altro il buio della sala, che avvolge tutti in una dimensione di sogno. Quello che avviene sullo schermo non è nient’altro che un’illusione, che tuttavia può scatenare un’energia rivoluzionaria su chi ne fruisce.
Come già avvenuto lo scorso anno con Antonio Pietrangeli, la retrospettiva dedicata a Valerio Zurlini ripercorre l’opera di un magnifico regista italiano, sottovalutato in vita e quasi dimenticato dopo la sua scomparsa. Il cinema di Zurlini contiene non solo una personalità e uno stile inconfondibile ma è anche il manifesto di una preziosa idea di cinema.
Passiamo quindi ad Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, con alcune anticipazioni sull’edizione 2016. Giunta alla sua quattordicesima edizione, con Il titolo del film d’apertura nel concorso Young/Adult: “3 Generations – essere se stessi per essere felici” di Gaby Dellal con Naomi Watts, Elle Fanning, Susan Sarandon.
Nella sezione Young│Adult saranno 12 i film a partecipare al concorso, votati da un giuria composta da 27 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni, selezionati su tutto il territorio nazionale. Grazie all’Intergruppo parlamentare della camera dei Deputati, il festival si arricchisce anche di una giuria di ragazzi di seconda generazione.
Tre i film provenienti dagli Stati Uniti oltre a 3 Generations – una famiglia quasi perfetta di Gaby Dellal. La Nuova Zelanda è rappresentata dal regista di culto Taika Waititi con il suo ultimo lavoro Hunt for the Wilderpeople
Dal Regno Unito arriva London Town di Derrick Borte, film ispirato dalle musiche dei Clash che conta regista cipriota Petros Charalombous presenta il suo esordio alla regia Boy on the Bridge e, Fatih Akin porta sul grande schermo Goodbye Berlin fortunato romanzo per ragazzi. Dalla Finlandia arriva Little Wing esordio alla regia di Selma Vilhunen già candidata premio Oscar. il Belgio non smette di stupirci presentando due film che tolgono la pelle al reale: My First Highway, opera prima del promettente Kevin Meul, mentre la regista Mijke de Jong (Blue bird, Stop Acting Now) presenta Layla M., storia di un adolescente olandese-marocchina che si unisce a una cella islamista in Medio Oriente.
Sono 10 i film che comporranno il programma che Alice nella città dedica al Panorama di tutte quelle opere che seppur raccontando il mondo delle nuove generazioni, offrono un pretesto per dire agli adulti cose da e sui giovani. Sarà lo spazio in cui presentare temi a contrasto mostrando la forza devastante, talvolta surreale, di una realtà che non è mai semplice spettacolo.
In tutto questo ci dispiace rilevare l’assenza di titoli italiani. A parere del Direttore artistico anche a causa di alcuni “scippi” di film presentati a Venezia. Rimedia il MIA che presenta alcuni titoli interessanti italiani. Infine torna il Premio Camera d’Oro Taodue per la miglior opera prima o seconda in programma.
Da segnalare l’Omaggio al grande regista recentemente scomparso Abbas Kiarostami e alla sua visione dell’infanzia da sempre protagonista nella sua filmografia
Ma già oggi in questa terza serata di preapertura sarà possibile assistere al grande cinema americano con la proiezione al Mazda Cinema Hall di INFERNO di Ron Howard, Stati Uniti, Giappone, Turchia, Ungheria, 2016, 122’ con Tom Hanks.
Il premio Oscar® Ron Howard torna a dirigere l’ultimo bestseller della serie di Dan Brown (Da Vinci Code) che ha per protagonista Robert Langdon, “Inferno”, in cui il famoso simbolista (interpretato ancora da Tom Hanks) questa volta è sulle tracce di una serie di indizi legati al grande poeta Dante.
Domani 12 ottobre invece all’Auditorium Parco della Musica in Sala Petrassi l’ultima giornata di preapertura con la proiezione di
IN GUERRA PER AMORE di e con Piefrancesco Diliberto (Pif), Italia, 2016, 99’ e l’attrice siciliana Miriam Leone.
Una scanzonata ma non troppo immagine dell’Italia ambientata nel 1943: nel pieno della seconda guerra mondiale durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia, l’evento che cambierà per sempre la storia della Sicilia, dell’Italia e della Mafia.