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Special Cannes 2016: gli italiani fuori dai Palmares ed a sorpresa vince Loach

0_22x30-300dpida Cannes Luigi Noera (foto per gentile concessione del Festival di Cannes)

Se l’anno scorso i cineasti italiani (e che cineasti) avevano raccolto le briciole, quest’anno l’Italia è rimasta a bocca asciutta. Sebbene il pubblico di Cannes abbia apprezzato sia Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio che Fiore di Claudio Giovannesi, il divario con le altre pellicole in concorso nella stessa sezione autonoma non era obbiettivamente colmabile. Comunque sia andiamo alle star collaudate che sono state premiate dalla giuria del 69esimo Festival di Cannes, presieduta da George Miller, che oltre a premiare le quote ha omaggiato la Francia rappresentata da Oliver Assays. In calce riportiamo le nostre prime impressioni sotto forma di gradimento.

Durante la cerimonia di premiazione svoltasi domenica 22 maggio sono stati annunciati i nomi dei  1A_palmares-2016vincitori dei Palmares 2016. Laurent Lafitte ha accolto i vincitori e gli ospiti che hanno consegnato loro i Palmares sul palco del Grand Théâtre Lumière, mentre l’attore americano, Mel Gibson, ha avuto l’onore di consegnare la Palma d’oro al migliore film dei 21 in concorso e l’attore francese, Jean-Pierre Léaud, ha ricevuto da Arnaud Desplechin la Palma d’oro ad honorem.

Al termine della cerimonia di premiazione a chiudere questa edizione 2016 del Festival è stata la pellicola Palma d’oro

I, DANIEL BLAKE di Ken Loach

Ma ecco i premi della selezione ufficiale:

LUNGOMETRAGGI

1B_LOACH© Joss BarrattPalma d’oro I, Daniele BLAKE di Ken Loach

Gran Premio JUSTE LA FIN DU MONDE di Xavier Dolan

Premio per la migliore regia ex-aequo Cristian Mungiu per  Bacalaureat e Olivier Assayas per PERSONAL SHOPPER

Premio migliore sceneggiatura a Asghar Farhadi per FORUSHANDE (The Salesman)

Premio della Giuria ad American Honey di Andrea Arnold

Premio migliore attrice a Jaclyn JOSE in MA ‘ROSA di Brillante Mendoza

Premio miglior attore a Shahab Hosseini in FORUSHANDE (The Salesman) di Asghar Farhadi

Inoltre i Premi della Giuria Ecumenicale sono andati a Xavier Dolan, Andrea Arnold e Ken Loach, mentre il Premio della Giuria FIPRESCI è andati Maren ADE per Toni Erdman.

CORTOMETRAGGI

Palma d’oro TIMECODE di Juanjo GIMENEZ

Menzione speciale a Un MOCA QUE DANÇOU COM O DIABO (The Girl Who Danced With the Devil) di João Paulo MIRANDA MARIA

La CAMÉRA D’OR alla migliore opera prima è andata a DIVINES di Houda BENYAMINA presentato nella sezione autonoma Quinzaine des Realisateurs, la Giuria del CST ha inoltre assegnato il VULCAN AWARD OF THE TECHNICAL ARTIST a Seong-HIE RYU, per la direzione artistica svolta con grande ispirazione del film MADEMOISELLE (Agassi) di Park Chan-wook.

Ricordiamo anche i premi della sezione collaterale Un Certain Regard assegnati il giorno precedente dalla giuria presieduta dall’attrice svizzera Marthe Keller:

Premio Un Certain Regard a HYMYILEVÄ MIES  (Il giorno più bello nella vita di Olli Mäki) di Juho Kuosmanen

Premio della Giuria a Fuchi NI Tatsu (Harmonium)  di Fukada Kôji

Premio per la miglior regia a Matt Ross per CAPITAN FANTASTIC

Premio per la migliore sceneggiatura a  Delphine Coulin e Muriel Coulin per VOIR DU PAYS

Premio Speciale Un Certain Regard a La Tortue ROUGE di Michael Dudok de Wit

Premio della Giuria FIPRESCI a Bogdan MIRICA per CAINI.

Mentre la Giuria Cinéfondation e Short Films presieduta da Naomi Kawase, ha assegnato i seguenti premi 2016 Cinéfondation la cui selezione di 18 film di studenti sono stati scelti tra 2.350 pellicole provenienti da 548 scuole cinematografiche del mondo, durante una cerimonia al Teatro Buñuel, che è stata seguita dalla proiezione del film vincitore.

Primo premio a ANNA di Or Sinai – The Sam Spiegel Film & TV School, Israele

Secondo premio a IN THE HILLS di Hamid Ahmadi – The London Film School, UK

Terzo premio ex equo a A NYALINTÁS NESZE  di Nadja Andrasev –  Moholy-Nagy University of Art and Design, Ungheria e a LA CULPA, PROBABLEMENTE di Michael Labarca – Universidad de Los Andes, Venezuela

Quanto ai premi della Giuria della 55esima Semaine de la Critique con presidente Valérie Donzelli:

Nespresso Grand Prize a MIMOSAS di Oliver Laxe

France 4 Visionary Award ad ALBÜM di Mehmet Can Mertoğlu

Leica Cine Discovery Prize for short films a PRENJAK di Wregas Bhanuteja

Premi dei Partner:

Gan Foundation Award for Distribution a  Sophie Dulac, Francia per ONE WEEK AND A DAY (SHAVUA VE YOM) di Asaph Polonsky

SACD Award a Davy Chou and Claire Maugendre co-sceneggiatori di DIAMOND ISLAND

Canal+ Award short films a L’ENFANCE D’UN CHEF di Antoine de Bary

Nella selezione autonoma dellaQuinzaine des Realisateur sono stati assegnati i seguenti premi minori:

Art Cinema Award : Wolf and Sheep di Shahrbanoo Sadat

Prix SACD : L’Effet aquatique di Sólveig Anspach

Menzione speciale a Divines di Houda Benyamina

Label Europa Cinemas a Mercenaire di Sacha Wolff

Prix Illy ad un du courtometragggio : Chasse royale di Lise Akoka & Romane Gueret

Menzione speciale a Zvir (The Beast) di Miroslav Sikavica. Il Premio della Giuria FIPRESCI è andato a Julia DUCOURNAU per Grave.

Infine una notizia sulla Palma Queer 2016 che è andata al documentario di Sébastien Lifshitz «Les vies de Thérèse» (Quinzaine des Réalisateurs), mentre la Short Queer Palm è stata assegnato al corto «GABBER LOVER», regia di Anna CAZENAVE-CAMBET (Cinéfondation). Dopo tante discussioni, la giuria ha deciso all’unanimità di assegnare il Queer Palm a due film che illustrano come due donne, una adolescente e l’altra in punto di morte- hanno lottato e sono riuscite a plasmare la propria vita.

Ma passiamo alla valutazione delle pellicole. Per quello che ci riguarda, avendo visto tutti i film in competizione, ad eccezione del film di Alain Guiraudie (Francia) Rester Vertical, ecco la nostra personale classifica, nella quale abbiamo aggiunto alla fine i film fuori concorso visti in ordine di gradimento:

  1. Ma’ Rosa (Brillante Mendoza, Philippines)5_© Center Stage Productions
  2. It’s Only the End of the World (Xavier Dolan, Canada)
  3. American Honey (Andrea Arnold, UK)
  4. The Salesman (Asghar Farhadi, Iran)
  5. Ma Loute (Bruno Dumont, France)
  6. Bacalaureat (Cristian Mungiu, Romania)
  7. I, Daniel Blake (Ken Loach, UK)
  8. Paterson (Jim Jarmusch, US)
  9. Aquarius (Kleber Mendonça Filho, Brazil)
  10. The Handmaid (Park Chan-wook, South Korea)
  11. Toni Erdmann (Maren Ade, German)
  12. Sieranevada (Cristi Puiu, Romania)
  13. Personal Shopper (Olivier Assayas, France)
  14. Julieta (Pedro Almodóvar, Spain)
  15. Mal de Pierres (Nicole Garcia, Algeria)
  16. The Unknown Girl (Luc and Jean-Pierre Dardenne, Belgium)
  17. Elle (Paul Verhoeven, France)
  18. Loving (Jeff Nichols, US)
  19. The Neon Demon (Nicolas Winding Refn, US)
  20. The Last Face (Sean Penn, US) che resta in assoluto il più brutto film!

7_© Ed CaraefPer Special screenings il poetico Le Cancre (Paul Vecchiali, Francia) e il gang movie Chouf (Karim Dridi, Francia), per Midnight screenings, in ordine di gradimento, il doc Gimme Danger (Jim Jarmusch, US) e Blood Father (Jean-François Richet, Francia).

Per quanto riguarda la selezione a latere Un Certain Regard, la nostra visione si è limitata ad un terzo delle pellicole che riportiamo in ordine di gradimento:

  1. La Tortue Rogue (Michael Dudok de Wit, Paesi Bassi)8_© 2016 Studio Ghibli - Wild Bunch - Why Not Productions - Arte France Cinéma - CN4
  2. Fuchi Ni Tatsu (Kôji Fukada, Japan)
  3. After the Storm (Kore-eda Hirokazu, Japan)
  4. Me’Ever Laharim Vehagvoat (Eran Kolirin, Israel)
  5. Varoonegi (Behnam Behzadi, Iran)
  6. Voir du Pays (Delphine Coulin and Muriel Coulin, France)
  7. La Larga Noche De Francisco Sanctis (Francisco Márquez & Andrea Testa)

E quindi avendo tralasciato le rimanenti pellicole tra le quali sia Caini (Bogdan Mirică), sia Captain Fantastic (Matt Ross, US) hanno invece vinto. Ricordiamo che in questa sezione era pure presente il film italiano Pericle Il Nero di Stefano Mordini con un appaluditissimo Scamarcio.

Dei film visti delle sezioni autonome Quinzaine e Semaine della Critique rispettivamente solamente Diamond Island (Davy Chou) è stato premiato. Infatti per la Quinzaine abbiamo visto in ordine di gradimento:

  1. Tour de France (Rachid Djaïdani)9_TOUR_DE_FRANCE
  2. Dog Eat Dog (Paul Schrader)
  3. Neruda (Pablo Larraín)

Mentre i premi sono andati a Divines (Houda Benyamina), Les Vies de Thérèse (Sébastien Lifshitz), Mercenaire (Sacha Wolff) e a Wolf and Sheep (Shahrbanoo Sadat).

Per la Settimana della Critica abbiamo visto oltre a Diamond Island (Davy Chou), anche l’irrisolto A Yellow Bird (K Rajagopal) e il film fuori concorso Verranno Tempi più Felici del pretenzioso Alessandro Comodin. I premi sono invece andati a Albüm (Mehmet Can Mertoğlu), L’Effet aquatique (Sólveig Anspach), Raw (Julia Ducournau), Mimosas (Oliver Laxe) e a One Week and a Day (Asaph Polonsky).

Probabilmente alcuni di questi ultimi saranno ripresi dalla consueta Rassegna di giugno Cannes a Roma.

Il Festival di Cannes offre inoltre opportunità di mostrare in anteprima nuove produzioni in ambito del Marche du Film. Una di queste che ha avuto un buon successo è la produzione asiatica su un leggendario eroe del lontano Oriente BILAL.

12B_michael-lonsdale-by-fvPochi ne parlano ma, accanto al Festival di Cannes, nella vicinissima Chiesa di Notre Dame de Bon Voyage si svolge un Festival piccolino e nello stesso tempo grande Il Festival Sacro della Bellezza, arrivato alla terza edizione. Quest’anno uno dei promotori, l’amatissimo attore Michael Lonsdale, ci ha commosso con la sua interpretazione della Via Crucis. Con questa menzione vogliamo ringraziarlo.

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