AG.RF 27.05.2014 (ore 12:12)
(riverflash) – Un maresciallo dell’esercito con velleità da cantante, un commercialista, un pensionato e un imprenditore. Non sono 4 personaggi di una commedia all’italiana, ma i cardini di una truffa allo Stato. Altre 44 persone sono state segnate alla procura militare e a quella ordinaria per i reati di peculato militare, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita.
Il maresciallo è stato già rimosso dall’incarico e su di lui indaga la Procura militare. Approfittando del suo incarico di cassiere del Centro Amministrativo dell’Esercito, nel periodo dal 2010 al 2013 era riuscito ad appropriarsi di circa 6 milioni di euro, sottraendoli dal conto corrente dal quale venivano effettuati i bonifici per gli stipendi al personale.
A quel punto la regia passava nelle mani del commercialista, che faceva confluire il denaro sui conti correnti di persone reclutate soprattutto in provincia di Napoli. Il pensionato e l’imprenditore avevano il compito di arruolare persone compiacenti a mettere a disposizione i propri conti correnti. Sono 44 al momento e venivano pagati per effettuare i movimenti in entrata e quelli in uscita. Grazie ad una minuziosa analisi della documentazione bancaria, intercettazioni telefoniche, indagini patrimoniali e testimonianze di decine di persone, coinvolte a vario titolo, è stato ricostruito in che modo è stato sottratto il denaro.
Le indagini, svolte da Guardia di Finanza e Carabinieri, sono coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Roberto Felici. Stralciata la posizione del maresciallo su cui indaga la Procura militare. La sua vera vocazione non era l’esercito, ma il palcoscenico e con la “cresta” fatta alla cassa militare finanziava la sua carriera di cantante. Oltre ad acquistare case e auto di lusso.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..