I SOMMOZZATORI HANNO RECUPERATO 3 CORPI NEL TRAGHETTO SUDCOREANO «SEWOL»

SG – AG.RF 21.04.2014 (ore 18:25)

(riverflash) – Sale a 64 il numero delle vittime del naufragio del traghetto Sewol, affondato mercoledì al largo delle coste meridionali della Corea del Sud. La procura sudcoreana incaricata di far luce sull’affondamento del traghetto, sta verificando intanto le ipotesi di eventuali responsabilità penali della Chonghaejin Marine, l’operatore della nave. Questa notte, tra il 20 e il 21 aprile, i sommozzatori hanno recuperato tre cadaveri rompendo l’oblò di una camera passeggeri. Tutti e tre indossavano giubbetti salvavita.

La presidente della Corea del Sud Park Geun-hye è durissima nell’stigmatizzare l’operato del comandante del traghetto: “Gli atti di capitano e alcuni membri dell’equipaggio sono del tutto incomprensibili e inaccettabili, equivalgono all’omicidi”.

Oltre ai 64 morti nel bilancio del naufragio ci sono anche 238 dispersi e 174 persone tratte in salvo.

Il capitano Lee Joon-seok e due membri dell’equipaggio del Sewol sono stati arrestati e dovranno rispondere alle accuse di negligenza e errori commessi ai danni della sicurezza dei passeggeri. Oggi la polizia sudcoreana ha arrestato oggi altri quattro membri dell’equipaggio del traghetto Sewol: lo riporta l’agenzia Yonhap, che parla di tre ufficiali e un meccanico.

Il capitano Lee Joon-seok difende la sua decisione di procrastinare l’evacuazione della nave spiegando i motivi che lo hanno indotto a rallentare la discesa dei passeggeri dopo che il traghetto si era arenato a causa di un urto. Secondo le testimonianze di alcuni sopravvissuti, le 476 persone che erano a bordo ricevettero l’ordine di non muoversi da dove si trovavano per oltre 40 minuti.

Lee Joon-seok ha affermato: “In quella zona di mare le correnti sono forti e l’acqua era gelata, Nei 40 minuti dopo l’urto non sono arrivate le barche dei soccorritori. Non c’erano in zona pescatori e qualsiasi altro battello che avrebbe potuto aiutarci”.