AG.RF.(redazione).28.01.2024
“riverflash” – Era al primo posto la nostra Sofia Goggia, nella discesa libera-bis di Cortina ed è rimasta li’ per circa un’ora assaporando una possibile vittoria: poi la norvegese Mowinckel e la statunitense Wiles le hanno rovinato la festa, superandola, proprio a Cortina, sulla sua pista “del cuore”. “Ho un contrasto di emozioni dentro di me. Al Duca d’Aostra e al Delta ho saltato tantissimo e ho rischiato, ho sentito chiaramente la folata contraria. Non sono riuscita a sciare tecnicamente come avrei voluto, ho dovuto lottare contro la forza del vento. Per questo quando ho visto la luce verde di nuova leader ero più che contenta, sapevo di averci messo una cattiveria e una determinazione mai vista quest’anno – ha commentato Sofia a fine gara.-. È stata un po’ una ‘Kvitfjell 2′, ha vinto chi è partito dopo la sospensione, dico brava alla Mowinckel e anche a me, che sono riuscita a mettere dietro quelle che dovevano starmi dietro. Sono riuscita a stare dentro me stessa, è quello che conta, significa che ho raggiunto una maturità e un equilibrio che confermano il lavoro fatto sulla mia irrequietezza. Certo brucia tantissimo, noi atleti italiani vogliamo vincere in Italia, se c’è un posto dove avere un credito da riscuotere è questo. La Coppa generale? In matematica avevo 8, ma non mi piace fare i conti. Avanti gara per gara, siamo solo a metà, c’è ancora tantissima velocità, tanto gigante”. Soddisfatta anche Federica Brignone che si è piazzata al 12esimo posto: “Sto bene, ma non avevo dormito quasi niente. Ho fatto una nottataccia e una giornataccia ieri, è stato tosto venire in pista e ho pensato per un attimo di non presentarmi. Mi sono fatta qualche domanda visto che da quattro gare sto sciando bene e poi però voglio strafare. Le ultime due discese mi sono presa dei rischi, anche di farmi male. Perché non riesco a fare il mio massimo? Anche oggi fino al terzo intermedio avevo lo stesso identico tempo della Goggia, sotto invece non ci sono riuscita, mi spiace. Sono orgogliosa, in vista di domani e dei due mesi che verranno. Bene così, …”. Quanto ai tanti impegni dell’ultimo mese, la Brignone non si dà colpe: “Gennaio è un po’ troppo intenso, ci sono tre gare a settimana e questo ti impedisce anche di fare tutte le discipline, ma se non viaggi in elicottero non ce la fai. Per andare a Jasna ci sono volute 10 ore di pulmino. Ho vissuto tutto l’inizio stagione tranquillamente, se mi avessero detto che avrei fatto 7 podi e 3 vittorie in tutta la stagione avrei firmato, però poi è iniziato il discorso della Coppa, delle Coppe, lo stress aumenta e lavora come un tarlo. Mi sono messa troppa pressione addosso”
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