2 Lug 2013
SLITTA LA VOTAZIONE SU DANIELA SANTANCHÉ VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
(riverflash) – Quando la soluzione potrebbe scontentare una delle componenti del governo delle larghe intese si adotta la formula del rinvio. Si prende tempo confidando che le cose si aggiustino o per far passare ogni provvedimento, anche il più indigesto, con l’additivo della massima urgenza. Oggi a Montecitorio si doveva eleggere il quarto vicepresidente della Camera per sostituire Maurizio Lupi, diventato ministro delle Infrastrutture. Il PdL ha scelto il sostituto, indicando la “Pitonessa” Daniela Santanché, che riscuoteva il totale consenso del suo partito. Il segretario, vice premier e ministro dell’Interno Angelino Alfano ha confermato la candidatura unica dell’on.Santanché.
Il PD ha annunciato di votare scheda bianca, M5S e SEL voto contrario che potrebbe trasformarsi in bocciatura se riapparissero i franchi tiratori del partito democratico. Una bocciatura della “Pitonessa” potrebbe irritare la sensibilità del PdL e creare problemi al governo delle larghe intese. Meglio non rischiare.
Il capogruppo del PdL Renato Brunetta ha affermato: “Daniela è e rimane l’unico nostro candidato alla carica di vicepresidente della Camera”. Quindi ha spiegato quanto accaduto nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio convocata per cercare un accordo che potesse completare l’organico dell’ufficio di presidenza: “C’erano opinioni diverse in capigruppo, abbiamo preferito chiedere un rinvio al fine di verificare dal punto di vista regolamentare le prescrizioni. Noi crediamo che debba valere la prassi e che l’incarico ricoperto dall’esponente di un gruppo debba essere ricoperto, dopo le dimissioni di questo, da un esponente dello stesso gruppo. La stragrande maggioranza del Parlamento, con i capigruppo del Pd, del Pdl, di Scelta Civica e del Gruppo Misto, si è espressa a favore di questa prassi e abbiamo chiesto che la presidente della Camera utilizzi quanto è in suo potere per facilitare una soluzione”.
AG.RF 02.07.2013