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SLITTA AL 17 LUGLIO LA VOTAZIONE PER L’ARRESTO A CAUSA DELLA SALUTE DI GALAN

galan montecitorioSC – 16.07.2014 (ore 12:53)

(riverflash) – Qualcosa non quadra nella vicenda che coinvolge Giancarlo Galan nella vicenda Mose. Il 9 luglio a grande maggioranza, con 16 voti a favore e 3 contrari, la Giunta per le autorizzazioni a precedere di Montecitorio si era espressa a favore dell’arresto dell’’ex governatore del Veneto. Galan ne ha preso atto, ma ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti dichiarandosi vittima di una persecuzione: “Mi si è voluto negare il diritto di interloquire con l’autorità giudiziaria e di difendermi. Si tratta di un fatto concreto che conferma ulteriormente il `fumus persecutionis´ manifestatosi nei miei confronti”.

Per un deputato, ex-ministro ed ex-governatore, che dovrebbe credere nella giustizia è l’occasione di chiarire i fatti con puntigliosità, in modo da togliere l’alone di delinquenza che si è formato sulla sua persona. Chi si approfitta dei soldi altrui è un delinquente, non c’è bisogno che lo faccia con una rapina a mano armata. Affrontare un processo nel quale dimostrare la propria innocenza sarebbe, a nostro avviso, il modo migliore per uscirne pulito in un momento in cui Forza Italia ha condanne penali per Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri, Antonio Scajola, Marco Milanese e Valerio Cattaneo. Oltre ai procedimenti penali istruiti contro Denis Verdini e Massimo Parisi per la bancarotta del Corriere Fiorentino, con tanto di elargizioni sparite a favore dell’editoria. Una grande occasione per Galan di dimostrare di essere diverso da molti compagni di partito che hanno infranto ripetutamente la legge. Un’occasione per dimostrare che a Venezia era inesistente la «tassa Galan» e che, quando era un manager di Publitalia, ha sempre rigato dritto.

Ieri, 15 luglio, alle 17:00 la Camera dei Deputati aveva in programma di votare se arrestarlo o meno. Era un test importante anche per capire quanto fosse solida l’alleanza di Renzi con Berlusconi e Verdini oppure se il PD avesse aperto le orecchie a una collaborazione con M5S per apportare cambiamenti alla legge elettorale e all’immunità dei nuovi senatori.

Nessuno decisione, invece, ma rinvio di 2 giorni. Si voterà alle ore 11:00 di giovedì 17 luglio perché Galan sta male. Due giorni di rinvio della votazione dell’Aula della Camera sulla richiesta di autorizzazione all’arresto riguardante Giancarlo Galan sono stati concessi dalla presidenza di Montecitorio a causa del ricovero in ospedale dell’ex governatore del Veneto. La richiesta tuttavia è stata accolta in una logica di dare risposta in tempi brevi alla richiesta della magistratura veneziana.

La legge deve fare il suo corso, ma Galan teme l’arresto. Forse non è sicuro di dimostrare la propria innocenza, oppure ha bisogno di rassicurazioni da parte di un Cavaliere Bianco che voglia salvarlo. La maggioranza delle persone è convinta che l’ex-governatore del Veneto prenda tempo in cerca di una soluzione politica, ma Galan ha un certificato medico. Lunedì 14 luglio il presidente di turno della Camera, Simone Baldelli, ha comunicato all’aula: “L’onorevole Galan, con lettera in data odierna, ha reso noto alla presidenza della Camera di essere in stato di ricovero ospedaliero, come documentato da certificato della competente azienda sanitaria, e quindi impossibilitato ad intervenire alla seduta domani, come sarebbe invece stato intenzionato a fare, in sede di discussione della relazione della Giunta competente sulla domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere che lo riguarda calendarizzata appunto per domani. Ha chiesto pertanto un rinvio un rinvio di tale punto all’ordine del giorno. Viste le motivazioni della richiesta, la presidenza ritiene di doverne tener conto nei limiti in cui ciò non comprometta l’esigenza di una tempestiva risposta della camera alla richiesta dell’autorità giudiziaria. L’esame della relazione della Giunta avrà pertanto luogo giovedì 17 luglio alle ore 11, anzichè domani alle ore 17. Di ciò i gruppo sono stati precedentemente informati”.

I medici sono persone serie come i magistrati, la loro parola fa fede. Appuntamento a giovedì 17 luglio per la prossima puntata.

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