15 Ott 2013
SIRIA, LIBERATI 3 DEI 7 COOPERANTI DELLA CROCE ROSSA RAPITI IERI
DAMASCO (RIVER FLASH)- Tre cooperanti e un volontario del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) rapiti ieri sono stati rilasciati. È ancora incerta la sorte degli altri tre operatori, ancora nelle mani dei rapitori. Secondo la tv americana Nbc, gli autori del rapimento sono miliziani qaidisti che operano nella regione di Idlib al confine con la Turchia, ma di questo non vi sono al momento conferme o smentite ufficiali.
Da Ginevra il Cicr mantiene il più stretto riserbo sulle identità dei rapiti e dei rilasciati e delle circostanze della loro scomparsa. Ieri la Farnesina aveva assicurato che tra loro non vi sono italiani.
Quel che è certo è che la squadra di cui facevano parte i sette rapiti proveniva da Damasco ed era arrivata da pochi giorni a Idlib. Qui si registrano quotidiani bombardamenti dell’aviazione del regime e scontri tra ribelli siriani e mercenari qaidisti stranieri. Sulla via per la capitale siriana, il convoglio del Cicr era stato fermato da un gruppo ancora non precisato di uomini armati.
Sempre nella zona di Idlib, nella località di Darkush, a ridosso del confine con la Turchia, un’autobomba è esplosa oggi uccidendo – secondo un bilancio impossibile da verificare in modo indipendente – almeno 27 persone. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che da anni e ben prima dello scoppio della crisi siriana nel 2011 monitora le violazioni umanitarie nel Paese, tra le vittime figura anche un bambino.