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SIRIA: ARRIVATE A ROMA LE DUE COOPERANTI ITALIANE RAPITE A LUGLIO: SCATTA LA POLEMICA SUL RISCATTO

1421344137-gretaAG.RF.(MP).16.01.2015

“riverflash” – Sono atterrate questa mattina alle 4, all’aeroporto di Ciampino, Greta Ramelli, 20 anni, e Vanessa Marzullo, 21, le volontarie italiane sequestrate nel nord della Siria alla fine di luglio.  Accolte dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, sono rientrate a Roma dopo sei mesi di prigionia.  Da Palazzo Chigi nella giornata di ieri, era stato lanciato un tweet che annunciava la liberazione delle due ragazze, che sarebbe avvenuta grazie al Fronte Nusra, branca siriana di Al Quaeda e quando il ministro Maria Elena Boschi ha dato l’annuncio ufficiale alla Camera, c’è stato un lungo applauso.  Contemporaneamente, nei due paesi di provenienza delle giovani, a Brembate e Gavirate, le campane sono suonate a festa, tra la gioia dei familiari che si sono dichiarati “contentissimi” della conclusione della vicenda. Ma rispetto ad un eventuale pagamento del riscatto di 12 mln (ancora da confermare), è subito scattata la polemica da parte di Matteo Salvini, che è intervenuto affermando. “Se veramente per liberare le due amiche dei siriani il Governo avesse pagato un riscatto di 12 milioni sarebbe uno schifo”, parole alle quali il vicepresidente leghista del Senato, Stefano Calderoli, ha aggiunto: “Sono molto felice per la liberazione di Greta e Vanessa, ma qualora fosse stato pagato un riscatto, quei soldi andrebbero a finanziare i sequestratori che ci sono dietro questi episodi e quindi a chi attenta alla nostra civiltà”, “dose” rincarata dall’azzurra  Maria Stella Gelmini, che ha dichiarato: “Mi sembra doveroso chiederci se un eventuale riscatto pagato a dei terroristi non sia una fonte di finanziamento per portare la morte in Europa e altrove. Il governo e il ministro Gentiloni faranno bene a chiarire rapidamente la vicenda”. Tutto ciò mentre resta il mistero sugli autori del rapimento: si è parlato di un gruppo appartenente ad Al Nusra, secondo l’annuncio dato da Al Jazira, ma la notizia è ancora da confermare.

 

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