di Sabrina Sciabica (AG.RF. 04.03.2015)
(riverflash) – L’Accademia di Belle Arti d’Egitto si trova in via Omero n. 4 nel cuore di Roma, all’interno di Villa Borghese. Essa rappresenta un’istituzione araba unica nel suo genere ed è profondamente legata ad un contesto culturale italiano ed europeo.
L’idea di creare l’Accademia risale al 1929, quando l’artista egiziano Ragheb Ayad, che a quel tempo studiava in Italia, suggerì la realizzazione di una rappresentanza in campo artistico del proprio paese all’estero. Poiché Roma sarebbe stata una finestra strategica sull’Europa, il Governo Egiziano, nel corso dei decenni successivi e, dopo numerosi incontri volti a promuovere scambi culturali tra le due nazioni, realizzò l’obiettivo sperato. Nel 1961 si cominciò a costruire l’edificio attuale e nel 1966 furono inaugurate le attività culturali nella sede di via Omero, nel cuore di Valle Giulia. Nell’anno 2008 l’ex Ministro della Cultura Egiziano, l’artista Farouk Hosni intraprese un’ulteriore opera di sviluppo e rinnovamento credendo che l’Accademia sarebbe stata fondamentale per una cooperazione culturale tra l’Egitto e i paesi Europei e considerando la cultura come potente strumento per avvicinare i popoli. Dal 2012 l’attuale direttore dell’Accademia a Roma è la professoressa Gihane Zaki.
All’interno dell’istituto è possibile visitare gratuitamente la mostra La misteriosa scoperta della tomba di Tutankhamon, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 17:00. Si tratta di copie perfette dei più bei pezzi del corredo funerario del giovane faraone Tutankhamon, come la maschera funeraria e il sarcofago d’oro, la cassetta in alabastro con i quattro vasi canopi e uno dei carri da guerra. La Biblioteca dell’Accademia è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15 e il catalogo è consultabile on-line.
Tutti i mesi, inoltre, si organizzano eventi culturali come concerti, mostre e dibattiti. Per il mese di marzo il programma prevede un salotto culturale per giovedì 5 marzo alle ore 19 con la presentazione del libro “La Mennulara” di Simonetta Agnello Hornby, alla presenza dell’autrice e della dott.ssa Naglaa Waly, docente di Lingua araba, che ha tradotto il libro in arabo.
Anche l’archeologia ha un ruolo fondamentale e, dal programma, segnaliamo il seminario Tecnologie applicate all’archeologia: la tomba di Arkhuf ad Aswan con la prof.ssa G. Capriotti, il dott. A. Angelini e la dott.ssa M. Baldi, ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (12 marzo ore 19).
E ancora, il 16 marzo alle ore 16.30 è prevista per la prima volta una visita speciale per ipovedenti della mostra La misteriosa scoperta della tomba di Tutankhamon, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.accademiaegitto.org
Categoria: Arte, Cultura, Esteri, Eventi, Libri, River News, Spettacoli | Tag: accedemia d'egitto, libri, riverflash, simonetta agnelo horndy, traduzione
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