di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 05.04.2014) (riverflash) – La Sala Giubileo nell’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano ospita fino al 4 maggio 2014 una mostra dai tratti antichi ma allo stesso tempo contemporanei. Nell’esposizione dal titolo “Similitudine e Contrasto”, infatti, vengono contrapposte le opere di due artiste italiane contemporanee, Patricia Del Monaco e Paola Romano, con due manoscritti antichissimi per la prima volta esposti al pubblico.
Il filo conduttore tra secoli lontanissimi sono le visioni naturalistiche, oniriche e mitiche delle due artiste, oltre al desiderio di poter unire l’arte con la scienza portando in una città come Roma due opere di enorme importanza come questi manoscritti, entrambi conservati alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Il primo, autografo dell’opera “Sidereus Nuncius” di Galileo Galilei del 1610, ha colpito particolarmente Paola Romano. All’interno del testo l’astronomo annunciava la scoperta dei satelliti di Giove e proponeva un’analisi di nuovi fenomeni celesti osservati con il cannocchiale a Padova. Il tema lunare si ripropone nell’artista laziale già da parecchi anni, come testimoniano le diverse Lune da lei realizzate.
Il secondo manoscritto, “Hortus Regius Honselaerdicensis” del secolo XVII, con le 132 tavole realizzate dal pittore Stefano Cousyns tra il 1685 e il 1688, affianca il ciclo di opere “Il Giardino della rinascita” di Patricia del Monaco. Dalle fasi lunari si passa quindi al tema del giardino senza che il visitatore se ne accorga. I due ambiti si fondono per creare un’esposizione pensata per sorprendere accostando secoli, arti e pensieri apparentemente così distanti tra loro.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..