15 Ago 2013
SI SUSSEGUONO LE NOTIZIE DELL’ASSASSINIO IN SIRIA DEL GESUITA PAOLO DALL’OGLIO
(riverflash) – Sono davvero poche le speranze di ritrovare in vita Paolo Dall’Oglio, il sacerdote scomparso da oltre due settimane nel nord della Siria. L’ONDUS, Osservatorio nazionale per i diritti umani ha detto ieri (14 agosto) di avere avuto notizia da un attivista che il religioso è stato ucciso da un gruppo jihadista legato ad Al Qaida che lo teneva prigioniero. La Farnesina non da ufficialmente credito alla notizia, ritenendo non attendibili pienamente le fonti e non avendo ricevuto conferme sull’assassinio di padre Dall’Oglio. Il Ministero degli Esteri italiano ha affermato: “si tratta ancora una volta di indicazioni che vanno prese con estrema cautela”.
Nei giorni precedenti Emma Bonino, Ministro degli Esteri, si era mostrata molto preoccupata sulla sorte del sacerdote. Del resto le notizie della sua morte si susseguono. Due giorni fa era stata Lama Al Atasi, un’attivista politica leader di un movimento di sinistra anti-regime, ad affermare che Dall’Oglio era stato ucciso. Ma né la Farnesina, né il Vaticano, né attivisti sul terreno avevano confermato l’informazione. “Qui c’è anche una guerra tra notizie che subiscono continue smentite, bisogna fare attenzione”, aveva avvertito il nunzio apostolico a Damasco, mons. Mario Zenari. Padre Dall’Oglio è stato visto l’ultima volta il 27 luglio nella città di Raqqa, l’unico capoluogo di provincia nelle mani dei ribelli.
In linea il comunicato della ONDUS: “Attivisti nella città di Raqqa, vicini a padre Paolo, ci hanno confermato che il gesuita italiano, messaggero di pace, è stato ucciso nelle prigioni dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, dove era stato tenuto rinchiuso per oltre due settimane”.
Paolo Dall’Oglio, nato a Roma nel 1954, ha rifondato, in Siria, negli anni ottanta, la comunità monastica cattolico-siriaca Mar Musa, erede di una tradizione cenobitica ed eremitica risalente al VI secolo.