AG.RF.(redazione).20.08.2020
“riverflash” – In oltre la metà delle aziende (57%) si sta prevedendo di applicare smart working e riduzioni dell’orario di lavoro nel caso che le scuole italiane non riaprano completamente o lo facciano con orari e tempistiche diverse da zona a zona. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese da nord a sud dell’Italia in riferimento alle ultime decisioni del Governo per il prossimo inizio dell’anno scolastico il 14 settembre con la riapertura che potrebbe essere diversificata territorialmente, a seconda dell’andamento dell’indice Rt sui contagi. Si tratta di decisioni che – sottolinea Uecoop – incidono in maniera sostanziale sulla vita delle famiglie con i genitori che, soprattutto per i figli più piccoli, devono riorganizzare orari e spostamenti. Per questo nonostante il momento non facile dal punto di vista economico, le aziende cooperative stanno studiando soluzioni diversificate per soci e dipendenti rispetto alle modalità e agli orari di lavoro. La riapertura delle scuole con una nuova organizzazione degli orari è una preoccupazione in più per le famiglie e per le aziende che si aggiunge a quella per la protezione della salute sul lavoro e a casa con oltre 1/4 (26%) delle imprese che rispetto alla pandemia e alle precauzioni anti contagio, dalle mascherine al distanziamento, non vede soluzioni prima dell’estate dell’anno prossimo nel 2021. Abbiamo davanti uno scenario di grande incertezza sul futuro – conclude Uecoop – per questo è necessario attivare al più presto il piano di rilancio investendo tutte le risorse disponibili e riorganizzando nella maniera più efficiente possibile anche i servizi di welfare, dalla sanità alla scuola.
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