AG.RF.(MP).24.06.2015
“riverflash” – Renzi va avanti come un treno. Il tentativo della riscrittura sulla riforma della scuola è fallito e cosi’ il maxiemendamento verrà presentato giovedì in senato, per la fiducia, senza il via libera della commissione Istruzione e senza i relatori. Una specie di azione di forza, insomma: “Si tratta di un emendamento sostitutivo dell’intero testo che raccoglie quanto abbiamo ascoltato durante le audizioni fatte qui al Senato di oltre 40 associazioni rappresentative del mondo della scuola e che tiene conto del dibattito che si è svolto in commissione”, hanno spiegato dal Pd, aggiungendo anche che, nel testo, sono stati migliorati dei punti importanti. Di fatto però, il testo non convince e l’opposizione del Pd va all’attacco: “Il testo non risolve nessuna delle questioni poste: l’organico dell’autonomia dovrebbe essere l’unico a dover sottostare alle regole della mobilità e della chiamata diretta, che invece verranno estese a tutti, anche se dal prossimo anno. La faccenda premiale, i 200 milioni dati ai professori, continuano ad essere nella mani di un comitato di valutazione gestito dal preside e da un gruppo di docenti che non ha alcuna esperienza. E non si vedono tutti i miglioramenti di cui parlano”. La notizia della fiducia ha alimentato ancora di più le polemiche da parte delle opposizioni, che hanno annunciato che non parteciperanno al voto. Ma quali sono le novità del maxiemendamento? Ci sarà un membro esterno a valutare gli insegnanti, che verrà “scelto” dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Inoltre, nel piano di assunzione, verranno inseriti anche tutti gli idonei del concorso 2012, insieme quindi ai precari, che verranno immessi in ruolo a settembre, in base a Graduatorie ad esaurimento. Infine, il ministero dell’Istruzione dovrà bandire, ferma restando la procedura autorizzatoria, entro il primo dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio, così come prevede il comma 113 del maxiemendamento al ddl.
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