AG.RF.(MP).13.05.2015
“riverflash” – La scuola è ancora nella bufera: i sindacati infatti, hanno bocciato le modifiche al ddl di riforma e il vertice con il governo a Palazzo Chigi, convocato dopo lo sciopero e le polemiche della settimana scorsa, ha evidenziato come i sindacati siano “delusi” dalla “Buona Scuola” di Renzi, delusione che si percepisce chiaramente, nelle parole pronunciate dal leader della Cgil, Susanna Camusso: “Non abbiamo avuto nessuna risposta, anche se il governo ha preso nota. Siamo ben lontani da quel cambiamento profondo dell’impianto che andava definito. Per questo motivo, sono state annunciate nuove iniziative da parte delle maggiori sigle sindacali, incluso il possibile blocco degli scrutini, già nelle intenzioni di Cobas e Snals, “perché il governo si rifiuta di dialogare. Alla riunione con i sindacati, dove era presente anche Matteo Renzi, sono stati presentati gli emendamenti e a tale proposito, il ministro Giannini ha dichiarato: “Oggi era importante darvi direttamente una visione complessiva del provvedimento in discussione al Parlamento in un’ottica di dialogo e condivisione”, ma i sindacati non ci stanno perché secondo loro, “gli emendamenti approvati non modificano la sostanza: noi vogliamo un cambiamento, ma non come vorrebbe il governo. In particolar modo essi hanno insistito sull’assunzione dei precari, la centralità del contratto e la questione delle funzioni della dirigenza e i meriti”. La Camusso è poi tornata a parlare dello sciopero che ha avuto un’altissima partecipazione del personale della scuola, più del 70%, ma anche la partecipazione di tanti studenti e tante famiglie, a testimonianza che anche loro hanno condiviso le questioni poste dal sindacato”. Infine, anche il ministro Boschi ha voluto dire la sua ed ha fortemente difeso il “ruolo” dei presidi,”tutte persone inappuntabili”, nella convinzione che sia meglio lasciare la valutazione dei docenti, le loro capacità didattiche e professionali, a persone competenti che sono presenti, nel sistema scolastico e alle critiche in merito alla sua “netta” affermazione, ha replicato: “Non accetto sentir dire che tutti i presidi sono corrotti: io ho semplicemente spiegato che, come in tutte le categorie, ci sono professionisti bravi e altri meno e quindi ho solo incoraggiato tutti a una maggiore fiducia reciproca tra docenti e dirigenti scolastici, per il bene della scuola”.
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